"Ci sto dentro" è il titolo dell'Assemblea che si terrà presso il Seminario di Seveso. La diocesi intanto sta studiando un nuovo itinerario di fede adatto all'età adolescenziale

di Luisa BOVE
Redazione

Non c’è dubbio: gli adolescenti esistono ancora. Frequentano l’oratorio, ci stanno bene e ancora sanno dire di sì, quando le proposte sono vere e puntano sul loro sano protagonismo. «Noi crediamo nella loro capacità di servire e di amare – dicono in Fom -, nelle loro potenzialità oggettive e soggettive, puntiamo su di loro e gli chiediamo di fare passi coraggiosi, che li conducano alla maturità della vita e della fede. Non nascondiamo però le difficoltà e le fatiche nel formare ed educare ragazzi e ragazze che, in questa fascia di età, spesso sono dei “mondi” unici e imperscrutabili, la cui interpretazione è così aleatoria che lascia adito a interventi educativi spesso inconcludenti e deludenti».
Nonostante questo l’oratorio ancora scommette sulla possibilità di educare alla vita e alla fede gli adolescenti e si interroga su come questa attenzione possa essere ulteriormente potenziata e orientata al meglio, tenendo conto delle forze in gioco e delle nuove indicazioni pastorali che si stanno delineando, soprattutto dal punto di vista strutturale.
«A livello diocesano – dicono ancora in Fom -, assumendo la complessità e la bellezza della vita degli adolescenti, anche di quelli che fanno fatica ad aderire ai nostri progetti e alle nostre proposte, stiamo ultimando la stesura del testo del nuovo itinerario di fede degli adolescenti in oratorio, che tiene conto di tutte le dimensioni della vita, a partire da quella fondamentale della relazione».
«Per questo ci sembra opportuno dedicare la riflessione dell’Assemblea degli oratori “Ci sto dentro” al tema degli adolescenti, chiedendo a chi vive sul campo di condividere pensieri, proposte, tensioni e visioni, in vista di una ulteriore e definitiva calibratura del nuovo percorso adolescenti che si vuole proporre in diocesi».
Il confronto dei partecipanti sarà introdotto da un sguardo competente che intende delineare, per quando sia possibile, l’aspetto relazionale degli adolescenti, soprattutto a contatto con il contesto del gruppo, l’opportunità del servizio, il rapporto con la propria identità in fase di costruzione. Forniremo dunque un breve momento di formazione pedagogica che ci permetta di mettere le basi per impostare una rinnovata e consapevole attenzione verso i singoli adolescenti e i gruppi da seguire.
«Il lavoro insieme avrà l’obiettivo di individuare alcune risposte che abbiano una intenzionalità progettuale. Si cercherà quindi di abbozzare qualche proposte efficace che, sotto il titolo di “pastorale degli adolescenti”, sia espressione di un’assunzione di responsabilità condivisa». Non c’è dubbio: gli adolescenti esistono ancora. Frequentano l’oratorio, ci stanno bene e ancora sanno dire di sì, quando le proposte sono vere e puntano sul loro sano protagonismo. «Noi crediamo nella loro capacità di servire e di amare – dicono in Fom -, nelle loro potenzialità oggettive e soggettive, puntiamo su di loro e gli chiediamo di fare passi coraggiosi, che li conducano alla maturità della vita e della fede. Non nascondiamo però le difficoltà e le fatiche nel formare ed educare ragazzi e ragazze che, in questa fascia di età, spesso sono dei “mondi” unici e imperscrutabili, la cui interpretazione è così aleatoria che lascia adito a interventi educativi spesso inconcludenti e deludenti».Nonostante questo l’oratorio ancora scommette sulla possibilità di educare alla vita e alla fede gli adolescenti e si interroga su come questa attenzione possa essere ulteriormente potenziata e orientata al meglio, tenendo conto delle forze in gioco e delle nuove indicazioni pastorali che si stanno delineando, soprattutto dal punto di vista strutturale.«A livello diocesano – dicono ancora in Fom -, assumendo la complessità e la bellezza della vita degli adolescenti, anche di quelli che fanno fatica ad aderire ai nostri progetti e alle nostre proposte, stiamo ultimando la stesura del testo del nuovo itinerario di fede degli adolescenti in oratorio, che tiene conto di tutte le dimensioni della vita, a partire da quella fondamentale della relazione».«Per questo ci sembra opportuno dedicare la riflessione dell’Assemblea degli oratori “Ci sto dentro” al tema degli adolescenti, chiedendo a chi vive sul campo di condividere pensieri, proposte, tensioni e visioni, in vista di una ulteriore e definitiva calibratura del nuovo percorso adolescenti che si vuole proporre in diocesi».Il confronto dei partecipanti sarà introdotto da un sguardo competente che intende delineare, per quando sia possibile, l’aspetto relazionale degli adolescenti, soprattutto a contatto con il contesto del gruppo, l’opportunità del servizio, il rapporto con la propria identità in fase di costruzione. Forniremo dunque un breve momento di formazione pedagogica che ci permetta di mettere le basi per impostare una rinnovata e consapevole attenzione verso i singoli adolescenti e i gruppi da seguire.«Il lavoro insieme avrà l’obiettivo di individuare alcune risposte che abbiano una intenzionalità progettuale. Si cercherà quindi di abbozzare qualche proposte efficace che, sotto il titolo di “pastorale degli adolescenti”, sia espressione di un’assunzione di responsabilità condivisa». Il programma dei lavori All’Assemblea dal titolo “Ci sto dentro”, che si terrà sabato 20 novembre dalle 9 alle 12.30 presso il Seminario arcivescovile di Seveso, sono invitati tutti i responsabili degli oratori (presbiteri, religiosi, laici), ma anche coloro che ne condividono la responsabilità educativa (come i membri del consiglio dell’oratorio) e in particolare tutti gli educatori degli adolescenti. A introdurre i lavori sarà mons. Severino Pagani, Vicario episcopale per la Pastorale giovanile, mentre alle 10, sul tema “La dimensione relazionale degli adolescenti” interverrà il pedagogista Vittore Mariani, docente presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Alle 10.30 sarà presentato il video-racconto di alcune esperienze a cura delle troupes di “Ora tv” dal titolo “Gli ado” e alle 10.45 “Adolescenti e oratorio: quali attenzioni, quali risposte”, lavori di gruppo su: dimensione del gruppo, la dimensione dell’esperienza e del servizio, la dimensione personale. «Uno degli elementi fondamentali dell’Assemblea degli oratori è il lavoro di gruppo – confermano gli organizzatori – che punta alla condivisione delle esperienze in chiave propositiva. Il confronto insieme sarà finalizzato a individuare le possibili risposte che l’oratorio dà ai bisogni relazionali degli adolescenti, intorno alle dimensioni che maggiormente coinvolgono la loro vita e la loro presenza in oratorio. Ognuno è invitato a partecipare attivamente ai lavori, segnalando all’atto dell’iscrizione a quale dei tre gruppi tematici intende prendere parte». L’Assemblea riprenderà alle 11.45 con l’intervento su “La pastorale degli adolescenti in oratorio” di don Ugo Lorenzi, docente di Teologia pastorale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale; alle 12.15 don Samuele Marelli, direttore della Fondazione oratori milanesi concluderà i lavori con uno sguardo sull’itinerario di fede. Iscrizioni aperte fino a giovedì 18 – Per partecipare all’Assemblea degli oratori l’iscizione è nominale e potrà essere fatta consegnando l’apposita scheda disponibile sul sito internet www.chiesadimilano.it/fom, entro e non oltre giovedì 18 novembre (via mail a ragazzi@diocesi.milano.it o via fax al numero 02.58391350 oppure direttamente presso la sede della Fom in via S. Antonio 5 a Milano). L’iscrizione consente l’organizzazione dei gruppi di lavoro e la preparazione del materiale. – link ()

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