Grande valore ai fini del dialogo con gli anglicani per il viaggio apostolico di Benedetto XVI, che pregherà con l'Arcivescovo di Canterbury. Nella prima visita di Stato di un Pontefice in Inghilterra dopo la Riforma, il Santo Padre incontrerà la Regina e beatificherà il cardinale John Henry Newman
di Rita SALERNO
Redazione
Una visita che «riveste una grande importanza ecumenica». Monsignor Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, definisce così il viaggio apostolico di Benedetto XVI nel Regno Unito in programma dal 16 al 19 settembre: la visita «confermerà i risultati degli intensi contatti tra i cattolici e gli altri cristiani nel corso degli anni e servirà a far meglio conoscere i progressi e le difficoltà insite nella ricerca dell’unità tra i cristiani». Il capo-dicastero, pur non nascondendo «le difficoltà, storiche e attuali» nei rapporti tra anglicani e cattolici, ammette che «è importante vedere queste problematiche nel contesto più ampio della testimonianza cristiana comune tra cattolici e anglicani».
Il presule pone l’accento sul significativo incontro tra il Papa e l’arcivescovo di Canterbury a Lambeth Palace, e sulla preghiera comune nella Westminster Abbey, davanti alla tomba di Sant’Edoardo il Confessore, «venerato in entrambe le tradizioni». Né ha mancato di sottolineare l’importanza ecumenica di un evento come la beatificazione del cardinale Newman. Il suo esempio, afferma monsignor Koch, evidenzia che anglicani e cattolici devono riconoscere «la necessità di sostenersi a vicenda e collaborare nel compito di proclamare il Vangelo a una società moderna alquanto complessa».
Durante il viaggio il Papa farà visita alla Regina nel Palazzo Reale di Holyroodhouse a Edimburgo; quindi, presiederà la celebrazione eucaristica nel Bellahouston Park di Glasgow e incontrerà i rappresentanti del mondo politico, culturale e imprenditoriale nella Westminster Hall. Parteciperà poi a una celebrazione ecumenica nell’Abbazia di Westminster, presiederà la messa nella Cattedrale di Westminster e la veglia di preghiera ad Hyde Park. Infine, presiederà la celebrazione per il rito di beatificazione del cardinale John Henry Newman nel Cofton Park di Birmingham.
Sarà proprio questo il momento centrale del viaggio. Il cardinale Newman, anglicano poi convertitosi, fu definito da Paolo VI «il padre assente del Concilio» ed è particolarmente apprezzato da Benedetto XVI. Un’ammirazione palpabile in un articolo sull’Osservatore Romano del 15 maggio 2005, resa più concreta dalla nomina a officiale della Congregazione della Dottrina della Fede di Hermann Geissler, avviato a diventare il primo vescovo della famiglia spirituale “L’Opera”, che ha dato vita al Centro Internazionale Amici di John Henry Newman.
Da notare che Benedetto XVI si reca in Inghilterra in visita di Stato, e non in visita pastorale: una novità assoluta, che pare nata su proposta della stessa Regina in occasione della sua visita in Vaticano. I rapporti tra la Santa Sede e la perfida Albione non sono poi così freddi. E la beatificazione di Newman, alla lunga, potrebbe rappresentare il segno di una nuova comunione tra mondo anglicano e cattolico. È molto probabile che nell’incontro di Westminster il Papa ribadisca i punti fondamentali del suo Magistero. Punti che ha sottolineato di recente in una lettera indirizzata a Walter Jurgen Schmid, nuovo ambasciatore di Germania presso la Santa Sede. Documento nel quale il Papa ha ribadito il suo no a iniziative legislative che costruiscano «modelli alternativi» del matrimonio tra uomo e donna. Una visita che «riveste una grande importanza ecumenica». Monsignor Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, definisce così il viaggio apostolico di Benedetto XVI nel Regno Unito in programma dal 16 al 19 settembre: la visita «confermerà i risultati degli intensi contatti tra i cattolici e gli altri cristiani nel corso degli anni e servirà a far meglio conoscere i progressi e le difficoltà insite nella ricerca dell’unità tra i cristiani». Il capo-dicastero, pur non nascondendo «le difficoltà, storiche e attuali» nei rapporti tra anglicani e cattolici, ammette che «è importante vedere queste problematiche nel contesto più ampio della testimonianza cristiana comune tra cattolici e anglicani».Il presule pone l’accento sul significativo incontro tra il Papa e l’arcivescovo di Canterbury a Lambeth Palace, e sulla preghiera comune nella Westminster Abbey, davanti alla tomba di Sant’Edoardo il Confessore, «venerato in entrambe le tradizioni». Né ha mancato di sottolineare l’importanza ecumenica di un evento come la beatificazione del cardinale Newman. Il suo esempio, afferma monsignor Koch, evidenzia che anglicani e cattolici devono riconoscere «la necessità di sostenersi a vicenda e collaborare nel compito di proclamare il Vangelo a una società moderna alquanto complessa».Durante il viaggio il Papa farà visita alla Regina nel Palazzo Reale di Holyroodhouse a Edimburgo; quindi, presiederà la celebrazione eucaristica nel Bellahouston Park di Glasgow e incontrerà i rappresentanti del mondo politico, culturale e imprenditoriale nella Westminster Hall. Parteciperà poi a una celebrazione ecumenica nell’Abbazia di Westminster, presiederà la messa nella Cattedrale di Westminster e la veglia di preghiera ad Hyde Park. Infine, presiederà la celebrazione per il rito di beatificazione del cardinale John Henry Newman nel Cofton Park di Birmingham.Sarà proprio questo il momento centrale del viaggio. Il cardinale Newman, anglicano poi convertitosi, fu definito da Paolo VI «il padre assente del Concilio» ed è particolarmente apprezzato da Benedetto XVI. Un’ammirazione palpabile in un articolo sull’Osservatore Romano del 15 maggio 2005, resa più concreta dalla nomina a officiale della Congregazione della Dottrina della Fede di Hermann Geissler, avviato a diventare il primo vescovo della famiglia spirituale “L’Opera”, che ha dato vita al Centro Internazionale Amici di John Henry Newman.Da notare che Benedetto XVI si reca in Inghilterra in visita di Stato, e non in visita pastorale: una novità assoluta, che pare nata su proposta della stessa Regina in occasione della sua visita in Vaticano. I rapporti tra la Santa Sede e la perfida Albione non sono poi così freddi. E la beatificazione di Newman, alla lunga, potrebbe rappresentare il segno di una nuova comunione tra mondo anglicano e cattolico. È molto probabile che nell’incontro di Westminster il Papa ribadisca i punti fondamentali del suo Magistero. Punti che ha sottolineato di recente in una lettera indirizzata a Walter Jurgen Schmid, nuovo ambasciatore di Germania presso la Santa Sede. Documento nel quale il Papa ha ribadito il suo no a iniziative legislative che costruiscano «modelli alternativi» del matrimonio tra uomo e donna.