Un mercatino benefico e un concerto musicale nel momento voluto per ringraziare quanti sostengono l'attività della onlus impegnata nell'assistenza globale alla persona, in spirito d'accoglienza e rispetto
Redazione
Domenica 10 ottobre la Festa della Riconoscenza dell’Opera Cardinal Ferrari quest’anno ha il valore speciale del 60° anniversario.
L’Opera, fondata nel 1921 per esaudire un desiderio dello stesso Cardinale e affidata alla cura della Compagnia di San Paolo da lui voluta, ha ricevuto un nuovo impulso nel 1950, quando proprio un Paolino, il violinista Mauro Capponi, diede origine alla sede di via Boeri 3.
Qui ancora oggi la storica onlus milanese assiste persone fragili e indigenti, perlopiù anziane, portatrici di disagio sociale, relazionale e salutistico. Tre quarti degli assistiti non dispone di una casa. Alcuni, a dire il vero, non sono molto anziani, ma chi perde il lavoro a 50 anni, e non riesce a trovarne un altro, se finisce sulla strada bussa a questa porta. Così fanno anche gli stranieri che non sono riusciti a inserirsi restando sradicati, privi di tutto ciò che fa identità collettiva: gli scenari, le consuetudini, la cultura, la religione delle loro origini. Il Centro Diurno dell’Opera rappresenta per loro un luogo di confronto e d’integrazione, in cui trovare non solo aiuto materiale, ma anche qualcuno con cui aprirsi e socializzare. Perché non ci si limita a provvedere al cibo, all’igiene personale, al vestiario; assistenza qui vuol dire attenzione globale alla persona, spirito d’accoglienza e di rispetto.
Ma per portare avanti questo impegno solidale, occorre una mano da tutti gli uomini di buona volontà. Quelli che aiutano l’Opera con le offerte in denaro o in merce, con il volontariato, con il lavoro di rete: gli amici e i sostenitori per i quali ogni anno si celebra la Festa della Riconoscenza.
Il programma della festa prevede un mercatino di beneficenza aperto dalle 10 alle 19, che continuerà sino al week-end successivo dalle 10 alle 17 con tante curiosità e “tesori”: libri, telerie, accessori, casalinghi, vini, cose nuove e cose antich… Si tratta di doni fatti alla onlus, offerti per raggranellare qualche risorsa extra a favore dei “carissimi”, come qui vengono chiamati gli assistiti. Alle 15 un concerto pianistico del maestro Rossano Torre spazierà dalla musica classica alla lirica, dalla canzone napoletana al pop anni Sessanta, in un’ora di musica dedicata ai Carissimi e a quanti vorranno partecipare alla festa. Domenica 10 ottobre la Festa della Riconoscenza dell’Opera Cardinal Ferrari quest’anno ha il valore speciale del 60° anniversario.L’Opera, fondata nel 1921 per esaudire un desiderio dello stesso Cardinale e affidata alla cura della Compagnia di San Paolo da lui voluta, ha ricevuto un nuovo impulso nel 1950, quando proprio un Paolino, il violinista Mauro Capponi, diede origine alla sede di via Boeri 3.Qui ancora oggi la storica onlus milanese assiste persone fragili e indigenti, perlopiù anziane, portatrici di disagio sociale, relazionale e salutistico. Tre quarti degli assistiti non dispone di una casa. Alcuni, a dire il vero, non sono molto anziani, ma chi perde il lavoro a 50 anni, e non riesce a trovarne un altro, se finisce sulla strada bussa a questa porta. Così fanno anche gli stranieri che non sono riusciti a inserirsi restando sradicati, privi di tutto ciò che fa identità collettiva: gli scenari, le consuetudini, la cultura, la religione delle loro origini. Il Centro Diurno dell’Opera rappresenta per loro un luogo di confronto e d’integrazione, in cui trovare non solo aiuto materiale, ma anche qualcuno con cui aprirsi e socializzare. Perché non ci si limita a provvedere al cibo, all’igiene personale, al vestiario; assistenza qui vuol dire attenzione globale alla persona, spirito d’accoglienza e di rispetto.Ma per portare avanti questo impegno solidale, occorre una mano da tutti gli uomini di buona volontà. Quelli che aiutano l’Opera con le offerte in denaro o in merce, con il volontariato, con il lavoro di rete: gli amici e i sostenitori per i quali ogni anno si celebra la Festa della Riconoscenza.Il programma della festa prevede un mercatino di beneficenza aperto dalle 10 alle 19, che continuerà sino al week-end successivo dalle 10 alle 17 con tante curiosità e “tesori”: libri, telerie, accessori, casalinghi, vini, cose nuove e cose antich… Si tratta di doni fatti alla onlus, offerti per raggranellare qualche risorsa extra a favore dei “carissimi”, come qui vengono chiamati gli assistiti. Alle 15 un concerto pianistico del maestro Rossano Torre spazierà dalla musica classica alla lirica, dalla canzone napoletana al pop anni Sessanta, in un’ora di musica dedicata ai Carissimi e a quanti vorranno partecipare alla festa.