di Filippo MAGNI
Redazione

Mauro e Patrizia un giorno di fine agosto si sono sentiti «crollare il mondo addosso», dicono. Lei è casalinga, lui operaio specializzato in una azienda di Sesto San Giovanni. Entrambi trentacinquenni, sposati da 10 anni, tre anni fa sono diventati genitori di Francesco. «Da settembre – racconta Mauro – sono in mobilità…». Una situazione inaspettata, aggiunge: «Lavoro da 15 anni nella stessa ditta e mai avrei pensato di dover cercare un’altra occupazione. Avevo un buono stipendio, i rapporti con colleghi e capi erano ottimi. Eravamo la classica famiglia felice e serena. La crisi ha rovinato tutto: in poche settimane sono crollate le ordinazioni in ditta e, pare, i licenziamenti siano stati inevitabili». Entrambi impegnati in parrocchia, conoscevano il Fondo Famiglia-Lavoro: «Avevamo anche dato la nostra offerta in chiesa per il Fondo e poi ci siamo ritrovati dall’altra parte, ad essere noi i bisognosi. Devo dire la verità – precisa -: non ci siamo vergognati a chiedere aiuto». I 1.500 euro ricevuti hanno permesso di coprire tre rate del mutuo. «Speriamo – conclude Mauro – che la crisi finisca prima possibile. Senza lavoro una famiglia non può vivere». Mauro e Patrizia un giorno di fine agosto si sono sentiti «crollare il mondo addosso», dicono. Lei è casalinga, lui operaio specializzato in una azienda di Sesto San Giovanni. Entrambi trentacinquenni, sposati da 10 anni, tre anni fa sono diventati genitori di Francesco. «Da settembre – racconta Mauro – sono in mobilità…». Una situazione inaspettata, aggiunge: «Lavoro da 15 anni nella stessa ditta e mai avrei pensato di dover cercare un’altra occupazione. Avevo un buono stipendio, i rapporti con colleghi e capi erano ottimi. Eravamo la classica famiglia felice e serena. La crisi ha rovinato tutto: in poche settimane sono crollate le ordinazioni in ditta e, pare, i licenziamenti siano stati inevitabili». Entrambi impegnati in parrocchia, conoscevano il Fondo Famiglia-Lavoro: «Avevamo anche dato la nostra offerta in chiesa per il Fondo e poi ci siamo ritrovati dall’altra parte, ad essere noi i bisognosi. Devo dire la verità – precisa -: non ci siamo vergognati a chiedere aiuto». I 1.500 euro ricevuti hanno permesso di coprire tre rate del mutuo. «Speriamo – conclude Mauro – che la crisi finisca prima possibile. Senza lavoro una famiglia non può vivere».

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