È la più importante solennità dei fedeli dell'islam, che ricorda l'obbedienza di Abramo, pronto per fede a immolare il proprio figlio al Signore
Redazione
Martedì 16 novembre i musulmani celebrano ’id al adha, la Festa del Sacrificio, la più grande delle loro feste. Ricordano la fede obbediente di Abramo, disposto persino a sacrificare il figlio Ismaele (Ismaele per la tradizione islamica, Isacco per la Bibbia), obbedienza premiata con la salvezza del figlio.
I musulmani che in quel giorno si trovano in pellegrinaggio alla Mecca si riuniscono a Mina, località vicina alla città santa dell’Islam, e lì immolano un montone, facendo memoria del sacrificio di Abramo. In comunione con i pellegrini riuniti a Mina, i musulmani del mondo intero immolano un animale, possibilmente un montone. Ogni capofamiglia che ne abbia la possibilità è tenuto a procurarsi un animale di taglia abbastanza grande, in modo che tutta la famiglia possa averne una parte da consumare.
Anche nelle nostre città i musulmani si riuniranno in preghiera nei loro Centri in mattinata, poi proseguiranno la festa. Un’apprezzabile espressione di fede da parte dei tanti musulmani ormai nostri vicini, poiché il messaggio del racconto biblico e coranico – al di là delle differenze nel testo e nelle interpretazioni – è certamente per tutti il messaggio della grande fede di Abramo, che ebrei, cristiani e musulmani chiamano «Padre nella fede». Martedì 16 novembre i musulmani celebrano ’id al adha, la Festa del Sacrificio, la più grande delle loro feste. Ricordano la fede obbediente di Abramo, disposto persino a sacrificare il figlio Ismaele (Ismaele per la tradizione islamica, Isacco per la Bibbia), obbedienza premiata con la salvezza del figlio.I musulmani che in quel giorno si trovano in pellegrinaggio alla Mecca si riuniscono a Mina, località vicina alla città santa dell’Islam, e lì immolano un montone, facendo memoria del sacrificio di Abramo. In comunione con i pellegrini riuniti a Mina, i musulmani del mondo intero immolano un animale, possibilmente un montone. Ogni capofamiglia che ne abbia la possibilità è tenuto a procurarsi un animale di taglia abbastanza grande, in modo che tutta la famiglia possa averne una parte da consumare.Anche nelle nostre città i musulmani si riuniranno in preghiera nei loro Centri in mattinata, poi proseguiranno la festa. Un’apprezzabile espressione di fede da parte dei tanti musulmani ormai nostri vicini, poiché il messaggio del racconto biblico e coranico – al di là delle differenze nel testo e nelle interpretazioni – è certamente per tutti il messaggio della grande fede di Abramo, che ebrei, cristiani e musulmani chiamano «Padre nella fede».