La testimonianza del presidente dei vescovi abruzzesi: dopo le prime notizie della tragedia, mobilitata la solidarietà delle diocesi dell'Abruzzo e del Molise
Rosangela VEGETTI
Redazione
«Per il momento possiamo solo attendere e pregare per quanti sono vittime del terremoto di questa notte», spiega monsignor Carlo Ghidelli, vescovo di Lanciano-Ortona e presidente della Commissione episcopale abruzzo-molisana, molto conosciuto a Milano, dove ha ricoperto per molti anni l’incarico di assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica.
Da parte della Conferenza episcopale regionale, ha spiegato monsignor Ghidelli (raggiunto telefonicamente nella prima mattinata dopo il disastro), «c’è la disponibilità ad accogliere famiglie rimaste senza casa. In tale direzione stiamo attivando le nostre comunità. A monsignor Giuseppe Molinari, vescovo dell’Aquila, esprimo la solidarietà dei vescovi e delle comunità diocesane. Ci muoveremo non appena il Centro di coordinamento degli interventi ci dirà cosa fare».
Abruzzo e Molise ben conoscono gli eventi sismici che si sono ripetutamente prodotti negli anni passati. «Ho cercato di contattare monsignor Giusppe Molinari – ci ha detto monsignor Giancarlo Bregantini, vescovo di Campobasso -, ma non ci sono riuscito. Per il momento non sappiamo nulla più di quanto ci dicono le informazioni stampa. Possiamo pregare ed esprimere i nostri sentimenti di solidarietà. Attendiamo che le autorità della Protezione civile e il coordinamento degli interventi ci diano indicazioni per eventuali interventi. Certamente lo stesso vescovo Molinari, persona attiva e capace di operare in tali situazioni, saprà dare utili suggerimenti». «Per il momento possiamo solo attendere e pregare per quanti sono vittime del terremoto di questa notte», spiega monsignor Carlo Ghidelli, vescovo di Lanciano-Ortona e presidente della Commissione episcopale abruzzo-molisana, molto conosciuto a Milano, dove ha ricoperto per molti anni l’incarico di assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica.Da parte della Conferenza episcopale regionale, ha spiegato monsignor Ghidelli (raggiunto telefonicamente nella prima mattinata dopo il disastro), «c’è la disponibilità ad accogliere famiglie rimaste senza casa. In tale direzione stiamo attivando le nostre comunità. A monsignor Giuseppe Molinari, vescovo dell’Aquila, esprimo la solidarietà dei vescovi e delle comunità diocesane. Ci muoveremo non appena il Centro di coordinamento degli interventi ci dirà cosa fare».Abruzzo e Molise ben conoscono gli eventi sismici che si sono ripetutamente prodotti negli anni passati. «Ho cercato di contattare monsignor Giusppe Molinari – ci ha detto monsignor Giancarlo Bregantini, vescovo di Campobasso -, ma non ci sono riuscito. Per il momento non sappiamo nulla più di quanto ci dicono le informazioni stampa. Possiamo pregare ed esprimere i nostri sentimenti di solidarietà. Attendiamo che le autorità della Protezione civile e il coordinamento degli interventi ci diano indicazioni per eventuali interventi. Certamente lo stesso vescovo Molinari, persona attiva e capace di operare in tali situazioni, saprà dare utili suggerimenti».