Sono 904.816 i cittadini nati all'estero censiti a fine 2008 (+ 11% rispetto all'anno precedente). In Lombardia vive il 23.3% degli stranieri residenti in tutta Italia. Calano invece le presenze a Milano, dove però un cittadino su 7 è straniero
Redazione
Sempre più numerosi e integrati gli immigrati in Lombardia, che si conferma la prima regione in Italia per la presenza di cittadini stranieri: 904.816 i cittadini nati all’estero censiti a fine 2008 (+ 11% rispetto all’anno precedente).In Lombardia vive il 23,3% degli stranieri residenti in tutta Italia. Lo rivelano i dati contenuti nell’edizione 2009 del Dossier statistico “Caritas-Migrantes”, presentato oggi a Milano.
In controtendenza rispetto al quadro generale, continua la diminuzione della presenza di cittadini stranieri a Milano che, continua a conoscere un lento decremento (-1,1%), sia pure in termini relativi e non assoluti. Eppure, nel capoluogo, un residente su sette è immigrato (a fine 2008 gli stranieri iscritti all’anagrafe sono 181.393, il 14% della popolazione). E questo rapporto aumenta ulteriormente se si prendono in considerazione i soli minorenni: quasi uno su quattro è figlio di genitori stranieri (24,6%).
Continuando il raffronto per età tra italiani e stranieri, si osserva che l’88,1% degli immigrati ha al massimo 50 anni, contro il 53,9% degli autoctoni. Viceversa gli ultrasettantenni raggiungono il 18,9% tra gli italiani e appena l’1,1% tra gli stranieri.
In Lombardia cresce anche il numero di concessioni di cittadinanza: passate dalle 2.195 del 2003 alle 5.263 del 2006 (+ 138,5%). Un dato che segnala la crescita dell’integrazione da parte degli immigrati residenti in Lombardia. Sono aumentate maggiormente le concessioni per matrimonio (+141%) rispetto a quelle per residenza (+135,1%). Più elevata rispetto alla media nazionale anche la percentuale di matrimoni misti (18% in Lombardia contro il dato nazionale di 13%) anche se la regione si ferma al sesto posto per incidenza di matrimoni misti, preceduta da Toscana, Trentino, Veneto, Emilia Romagna e Liguria. Sempre più numerosi e integrati gli immigrati in Lombardia, che si conferma la prima regione in Italia per la presenza di cittadini stranieri: 904.816 i cittadini nati all’estero censiti a fine 2008 (+ 11% rispetto all’anno precedente).In Lombardia vive il 23,3% degli stranieri residenti in tutta Italia. Lo rivelano i dati contenuti nell’edizione 2009 del Dossier statistico “Caritas-Migrantes”, presentato oggi a Milano.In controtendenza rispetto al quadro generale, continua la diminuzione della presenza di cittadini stranieri a Milano che, continua a conoscere un lento decremento (-1,1%), sia pure in termini relativi e non assoluti. Eppure, nel capoluogo, un residente su sette è immigrato (a fine 2008 gli stranieri iscritti all’anagrafe sono 181.393, il 14% della popolazione). E questo rapporto aumenta ulteriormente se si prendono in considerazione i soli minorenni: quasi uno su quattro è figlio di genitori stranieri (24,6%).Continuando il raffronto per età tra italiani e stranieri, si osserva che l’88,1% degli immigrati ha al massimo 50 anni, contro il 53,9% degli autoctoni. Viceversa gli ultrasettantenni raggiungono il 18,9% tra gli italiani e appena l’1,1% tra gli stranieri.In Lombardia cresce anche il numero di concessioni di cittadinanza: passate dalle 2.195 del 2003 alle 5.263 del 2006 (+ 138,5%). Un dato che segnala la crescita dell’integrazione da parte degli immigrati residenti in Lombardia. Sono aumentate maggiormente le concessioni per matrimonio (+141%) rispetto a quelle per residenza (+135,1%). Più elevata rispetto alla media nazionale anche la percentuale di matrimoni misti (18% in Lombardia contro il dato nazionale di 13%) anche se la regione si ferma al sesto posto per incidenza di matrimoni misti, preceduta da Toscana, Trentino, Veneto, Emilia Romagna e Liguria.