Ecologia, violenza sulle donne e immigrazione tra i temi affrontati dal Parlamento di Strasburgo nella sua penultima sessione di lavoro

Carlo ROSSI
Redazione

Penultima sessione di lavori per l’Europarlamento prima delle elezioni del 4-7 giugno. L’Assemblea si è riunita dal 21 al 24 aprile a Strasburgo affrontando temi di politica estera e vari pacchetti legislativi. I deputati si sono concentrati sulle conclusioni del G20 di Londra, dopo aver tenuto un dibattito con i rappresentanti di Consiglio e Commissione Ue sulla situazione in Bosnia-Erzegovina e sui diritti delle persone con disabilità.
Ecodesign e risparmio energetico. Il Parlamento era chiamato ad adottare una direttiva volta a estendere a tutti i prodotti connessi al risparmio d’energia la normativa vigente sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia. Si tratta del cosiddetto ecodesign: in pratica, oltre a televisioni e computer, anche finestre, materiali isolanti e rubinetti dovranno rispettare prescrizioni minime per poter essere commercializzati. Tra gli obiettivi del provvedimento, presentati dall’eurodeputato romeno Magor-Imre Csibi, figurano l’aumento «dell’efficienza energetica e il livello di protezione ambientale». «In pratica, l’attuale normativa che si applica a prodotti che consumano energia – quali scaldabagni, computer e tv – viene estesa a qualsiasi prodotto avente un impatto sul consumo energetico».
Violenza sulle donne, tolleranza zero. Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di dichiarare, entro i prossimi cinque anni, un “Anno europeo della tolleranza zero per la violenza contro le donne”. La posizione dell’emiciclo di Strasburgo emerge da una dichiarazione scritta presentata dalla deputata svedese Eva-Britt Svensson, che ha raccolto l’adesione della maggioranza dei parlamentari. Nel testo si ricorda che «la violenza contro le donne è un problema universale che ha raggiunto proporzioni pandemiche» e si fa riferimento ad altre risoluzioni adottate in passato dall’aula. Il testo dell’Europarlamento invita gli Stati membri a operare in questa direzione, visti i milioni di casi segnalati dalle autorità giudiziarie e dalle forze dell’ordine, oltre a quelli che rimangono «tra le mura domestiche».
Approccio comune sull’immigrazione. Al deputato maltese Simon Busuttil era invece affidata una relazione sulle politiche comuni relative all’immigrazione, anche questa approvata con ampio sostegno dell’emiciclo. «Il flusso migratorio verso l’Europa continuerà a esistere finché vi saranno considerevoli differenze nel benessere e nella qualità della vita tra l’Europa e altre regioni del mondo», ha osservatore il relatore. Per questo, «un approccio comune sull’immigrazione nell’Ue è divenuto essenziale» visto che «l’azione o l’inazione di uno Stato membro può avere conseguenze dirette sugli altri». Da qui l’indicazione a contrastare «efficacemente l’immigrazione clandestina» con una gestione integrata delle frontiere, il rafforzamento delle competenze dell’agenzia Frontex e la cooperazione con i Paesi terzi. Penultima sessione di lavori per l’Europarlamento prima delle elezioni del 4-7 giugno. L’Assemblea si è riunita dal 21 al 24 aprile a Strasburgo affrontando temi di politica estera e vari pacchetti legislativi. I deputati si sono concentrati sulle conclusioni del G20 di Londra, dopo aver tenuto un dibattito con i rappresentanti di Consiglio e Commissione Ue sulla situazione in Bosnia-Erzegovina e sui diritti delle persone con disabilità.Ecodesign e risparmio energetico. Il Parlamento era chiamato ad adottare una direttiva volta a estendere a tutti i prodotti connessi al risparmio d’energia la normativa vigente sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia. Si tratta del cosiddetto ecodesign: in pratica, oltre a televisioni e computer, anche finestre, materiali isolanti e rubinetti dovranno rispettare prescrizioni minime per poter essere commercializzati. Tra gli obiettivi del provvedimento, presentati dall’eurodeputato romeno Magor-Imre Csibi, figurano l’aumento «dell’efficienza energetica e il livello di protezione ambientale». «In pratica, l’attuale normativa che si applica a prodotti che consumano energia – quali scaldabagni, computer e tv – viene estesa a qualsiasi prodotto avente un impatto sul consumo energetico».Violenza sulle donne, tolleranza zero. Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di dichiarare, entro i prossimi cinque anni, un “Anno europeo della tolleranza zero per la violenza contro le donne”. La posizione dell’emiciclo di Strasburgo emerge da una dichiarazione scritta presentata dalla deputata svedese Eva-Britt Svensson, che ha raccolto l’adesione della maggioranza dei parlamentari. Nel testo si ricorda che «la violenza contro le donne è un problema universale che ha raggiunto proporzioni pandemiche» e si fa riferimento ad altre risoluzioni adottate in passato dall’aula. Il testo dell’Europarlamento invita gli Stati membri a operare in questa direzione, visti i milioni di casi segnalati dalle autorità giudiziarie e dalle forze dell’ordine, oltre a quelli che rimangono «tra le mura domestiche».Approccio comune sull’immigrazione. Al deputato maltese Simon Busuttil era invece affidata una relazione sulle politiche comuni relative all’immigrazione, anche questa approvata con ampio sostegno dell’emiciclo. «Il flusso migratorio verso l’Europa continuerà a esistere finché vi saranno considerevoli differenze nel benessere e nella qualità della vita tra l’Europa e altre regioni del mondo», ha osservatore il relatore. Per questo, «un approccio comune sull’immigrazione nell’Ue è divenuto essenziale» visto che «l’azione o l’inazione di uno Stato membro può avere conseguenze dirette sugli altri». Da qui l’indicazione a contrastare «efficacemente l’immigrazione clandestina» con una gestione integrata delle frontiere, il rafforzamento delle competenze dell’agenzia Frontex e la cooperazione con i Paesi terzi.

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