Redazione

A Pechino si calcola vi siano 4 milioni di cittadini illegali, ovvero senza documenti adeguati: una popolazione fluttuante e senza risorse che va a gonfiare i quartieri-ghetto, dove i mendicanti sono spesso parte di racket criminali. Anche per porre un freno al fenomeno della clandestinità, decine di baraccopoli sono state oggetto di campagne di demolizione. 55 quelle demolite nel 2006 e almeno altre 25 nel 2007.
In vista delle Olimpiadi la municipalità ha lanciato una campagna per ripulire le strade dai mendicanti, con l’obiettivo di creare un ambiente «civile e confortevole» prima dell’inizio di Giochi. Un obiettivo che ha sollevato critiche da molte parti e le proteste degli interessati, allontanati con la forza dai luoghi simbolo del potere e da sei distretti “modello” della capitale. Forse, hanno suggerito alcuni, sarebbe stato meglio recuperare al decoro cittadino e al suo orgoglio di capitale antica, come pure all’interesse dei turisti, gli antichi hutong, i quartieri tradizionali del centro di cui sopravvivono solo pochi isolati. E trasferirvi i pechinesi “di seconda classe”.

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