Redazione
Secondo i dati elaborati dall’Ufficio diocesano dell’Irc, nell’anno scolastico 2007-2008 nelle oltre 1200 scuole statali di ogni ordine e grado nel territorio della diocesi di Milano su oltre 528 mila alunni iscritti, oltre 438 mila hanno scelto di seguire l’ora di religione. È l’82,95%, che segnala l’apprezzamento verso una lezione che evidentemente rappresenta un’occasione di approfondimento di tematiche specifiche che integrano le materie classiche scolastiche.
Scuola dell’infanzia. Su oltre 52 mila iscritti, 48 mila seguono l’Irc (91,61%). In questo dato mancano gli alunni delle scuole del Comune di Milano, che saranno resi noti a breve. Nello specifico, rispetto all’anno scorso c’è un recupero dell’1,26% nelle scuole della provincia di Bergamo, mentre c’è un calo dell’1,83 a Milano città. Il dato complessivo è di sostanziale tenuta (-0,28%). I docenti di religione impegnati sono 183, tutti laici tranne una religiosa.
Scuola primaria. Su 200 mila iscritti, oltre 185 mila sono iscritti (92,39%). Anche in questo caso il dato complessivo è di sostanziale tenuta (-0,39%) rispetto all’anno scorso. I docenti impegnati sono 909, quasi tutti laici.
Scuola secondaria di 1° grado. Alle medie su oltre 114 mila iscritti, 102 mila frequentano (89,27%). Anche qui si conferma il dato dell’anno scorso (-0,41%), con un leggero recupero a Milano (+0,38). In queste scuole insegnano 382 docenti (di cui 287 laici).
Scuola secondaria di 2° grado. Alle superiori si registra il dato più basso di frequenza: su 160 mila iscritti, 102 mila hanno scelto l’Irc (63,80%). Si confermano i licei quelli più sensibili, con il 70,80%, addirittura aumentando di quasi 1 punto rispetto all’anno scorso. Inversione di tendenza anche negli istituti professionali (+1%), anche se rimane un dato di “sofferenza”: solo il 52,74 scelgono l’Irc. Problemi si registrano invece negli istituti tecnici con -2,33% rispetto all’anno scorso, anche se il dato complessivo è del 62,35%. Consistente la scelta anche nelle magistrali (68,55%). I docenti coinvolti sono 476 (di cui 417 laici). (p.n.)