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Redazione

La presentazione del messaggio del cardinale Tettamanzi per la XVI Giornata mondiale per la salute mentale ha suscitato molto interesse sia nel mondo laico sia in quello ecclesiale. Alla segreteria della nostra Area Salute mentale di Caritas Ambrosiana sono infatti arrivati commenti assai diversificati e comunque significativi. Comune a tutti è stato l’apprezzamento della scelta del Cardinale di scrivere per la prima volta un messaggio sulla salute mentale.
Una valutazione positiva ci è arrivata anche da parte di alcune pubbliche amministrazioni che hanno scelto di averne copie a disposizione per le iniziative da loro organizzate per il 10 ottobre, come è avvenuto a Milano. Altri invece hanno espresso un parere favorevole entrando nello specifico dei contenuti che l’Arcivescovo ha toccato: coniugando il tema della famiglia con quello della salute mentale, le associazioni di familiari si sono sentite coinvolte in modo particolare in qualità di famiglie e di parenti di persone con disagio psichico.
Il messaggio ha avuto echi positivi in associazioni ed enti che sono presenti non solo sul territorio diocesano, ma anche in tutta la Lombardia come, ad esempio, la “Campagna per la salute mentale” e l’Unione regionale associazioni per la salute mentale. La speranza è che questo messaggio contribuisca a una presa di coscienza di come spesso non solo i malati, ma anche le famiglie, si sentano poco sostenuti nel difficile percorso che vivono.
Le prime conseguenze di questo messaggio sono state per noi di Caritas Ambrosiana molto concrete. Alcuni decanati, per esempio, accettando l’invito del Cardinale, ci hanno chiesto di potersi avvalere della nostra esperienza per avviare corsi di formazione, come facciamo già in diverse realtà. Alcune associazioni giovanili invece ci hanno chiesto un incontro di conoscenza per valutare insieme la possibilità di fare volontariato, pur con il timore di avvicinarsi a un’area così delicata e allo stesso tempo così impegnativa.
Come Caritas Ambrosiana ci sentiamo sollecitati dal messaggio del Cardinale a continuare il servizio per lo più silenzioso e poco visibile, ma capillare e centrato sulla territorialità e sulla dimensione pedagogica che svolgiamo a servizio delle realtà locali della diocesi. L’augurio è che il messaggio possa diventare la piattaforma sulla quale ritrovarsi insieme, tutte le realtà che operano nel campo della salute mentale, per unificare gli impegni e operare con obiettivi condivisi. Quello che infatti ci sta a cuore è che possa crescere e diffondersi una sensibilità sempre più attenta a coloro che soffrono di disagio psichico e ciascuno, per le proprie caratteristiche e competenze, possa dare il suo contributo nella creazione di una «nuova mentalità, capace di “curare” la persona e di non ridurla alla propria malattia» come dice il Cardinale.
Paola Soncini
Responsabile Area Salute mentale Caritas Ambrosiana

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