Una tradizione che si ripete ogni 25 anni, e che avrà il suo culmine proprio nella prima settimana di maggio. Domenica 10 la solenne processione cittadina, alla presenza del cardinale Dionigi Tettamanzi.

Saverio CLEMENTI
Redazione

Un anno dedicato al Santo Crocifisso. A Castano Primo è una tradizione che si ripete ogni 25 anni e che coinvolge l’intera città. I preparativi cominciano con molti mesi d’anticipo e raggiungono il culmine all’inizio di maggio in un crescendo di appuntamenti religiosi e culturali. Il 2009 segna l’ingresso nel terzo millennio di un’usanza iniziata nel lontano 1859. Da allora, puntualmente ogni quarto di secolo, il crocifisso situato nell’abside della chiesa parrocchiale di San Zenone viene tolto dal luogo dov’è normalmente conservato ed esposto alla venerazione dei fedeli. Molto attese e partecipate sono soprattutto le solenni traslazioni nelle varie zone della città che si succedono per un’intera settimana, quest’anno dal 3 al 10 maggio. Un anno dedicato al Santo Crocifisso. A Castano Primo è una tradizione che si ripete ogni 25 anni e che coinvolge l’intera città. I preparativi cominciano con molti mesi d’anticipo e raggiungono il culmine all’inizio di maggio in un crescendo di appuntamenti religiosi e culturali. Il 2009 segna l’ingresso nel terzo millennio di un’usanza iniziata nel lontano 1859. Da allora, puntualmente ogni quarto di secolo, il crocifisso situato nell’abside della chiesa parrocchiale di San Zenone viene tolto dal luogo dov’è normalmente conservato ed esposto alla venerazione dei fedeli. Molto attese e partecipate sono soprattutto le solenni traslazioni nelle varie zone della città che si succedono per un’intera settimana, quest’anno dal 3 al 10 maggio. L’origine nel ‘500 Un evento che richiama migliaia di persone anche dai paesi vicini. Per tutto il periodo luci, archi trionfali e ornamenti floreali riempiono Castano Primo, come testimonianza di fede e devozione al Santo Crocifisso. Le origini di questo sacro legno sono remote e avvolte nella leggenda. Secondo la tradizione sarebbe stato portato da Gerusalemme al tempo delle Crociate e donato alla parrocchia di Castano Primo da un Cavaliere di Malta, tale fra’ Rotondo della Croce. Nell’800 i contadini raccontavano che fosse arrivato in paese portato miracolosamente dalle acque del vicino Ticino in piena. Di certo c’è che il manufatto risale agli inizi del ‘500. Se ne parla per la prima volta in un documento del 1566. Si tratta di una descrizione della chiesa di San Zenone e si fa riferimento alla presenza di un “grande crocifisso” collocato davanti all’altare maggiore. La devozione crebbe velocemente, tanto che già nel Seicento era considerato miracoloso e circondato da una grande devozione popolare, che si estese anche nel Settecento. Miracoli e fatti prodigiosi Diverse sono le testimonianze sui miracoli ad esso attribuiti. Nel 1714 in tutta la zona a Castano Primo ci fu una terribile siccità che mise a dura prova la popolazione. Inutili furono gli sforzi per salvare i raccolti. Dietro consiglio di uno dei curati del borgo, i castanesi si rivolsero con fiducia al Santo Crocifisso e, secondo quanto si narra, prima che facesse notte il cielo, da azzurro che era, si coprì di nubi e cominciò a cadere un’abbondante pioggia che ristorò le campagne e riempì i pozzi. In seguito si verificarono altri fatti che fecero crescere la devozione anche nei paesi vicini. Nella prima metà dell’Ottocento si facevano celebrare numerose messe e molte persone portavano in dono ex-voto. Nel 1859, al tempo della Seconda Guerra d’Indipendenza, si verificò un altro fatto in cui la popolazione ravvisò una speciale protezione del crocifisso sul paese e sui suoi abitanti. Il 3 giugno, durante la decisiva battaglia combattuta nella vicina Magenta, le truppe austriache arrivarono anche a Castano Primo e piazzarono i loro cannoni nella piazza centrale come misura difensiva per far fronte all’avanzata dei piemontesi. Gli abitanti si rifugiarono in chiesa e pregarono davanti al crocifisso chiedendo di scongiurare il pericolo. La paventata tragedia non si verificò: gli austriaci si ritirarono senza sparare un colpo e il paese fu salvo. In seguito a questo fatto si stabilì, in segno di riconoscenza, di trasportare solennemente in processione il crocifisso ogni 25 anni. La promessa fu mantenuta e da allora la solenne traslazione si ripete puntualmente. La presenza dell’Arcivescovo Le ultime celebrazioni sono state quelle del 1984, con una ostensione straordinaria in occasione del Giubileo del 2000. Quest’anno, per sottolineare ulteriormente l’anniversario, a Castano Primo è stata celebrata la solenne Via Crucis della Zona pastorale Quarta presieduta dal cardinale Dionigi Tettamanzi: l’Arcivescovo sarà presente anche domenica 10 maggio per la processione e traslazione del Santo Crocifisso, presiedendo, alle ore 17, la Celebrazione Eucaristica sul Sagrato della Chiesa. «Per la nostra comunità – commenta il parroco don Giuseppe Monti – questo evento ha il significato di trasmettere da una generazione all’altra il patrimonio della fede. Un quarto di secolo rappresenta infatti, per ogni essere umano, una fase importante della propria vita. Non a caso, la prima uscita del crocifisso sarà affidata ai giovani che proprio nel 2009 compiono 25 anni. In questo modo viene così chiesto a loro di raccogliere il testimone della fede dai loro padri». –

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