Card. Carlo Maria MARTINI, 2002
«Il 27 febbraio 1987 in Duomo comunicavo la mia decisione di iniziare il processo diocesano in vista della beatificazione e canonizzazione di don Carlo Gnocchi. Ero convinto allora – come lo sono ora – che questo processo per la beatificazione avrebbe fatto bene a tutta la Chiesa ambrosiana. Don Carlo ardente e appassionato, si era inoltrato per i sentieri del mondo; nel nome della “carità di Cristo” aveva cercato e raggiunto anche quelli che sembravano lontani, aveva dialogato con loro, li aveva convinti che nel fratello sofferente potevano incontrare quel Dio che molti di loro cercavano come a tentoni. Molti dei benefattori e sostenitori di don Carlo erano lontani da tempo dagli ambienti ecclesiali. Bastò loro l’incontro con un prete appassionato dei suoi fratelli più bisognosi (…) poiché videro che egli per primo era bruciato dall’amore di Dio; bastò questo incontro per allargare i paletti della Tenda della Dimora di Dio, sotto la cui ombra tutti sono chiamati a trovare “ristoro”, imparando da Gesù “mite e umile di cuore”».