«Don Gnocchi. Fu sempre con loro» (Centro Ambrosiano, 63 pagine, 4,00 euro) è un agile fascicoletto scritto da mons. Ennio Apeciti, responsabile del Servizio per le cause dei santi, rivolto ai ragazzi. L’autore racconta a tappe la storia di don Carlo, prete ambrosiano beatificato il 25 ottobre scorso in piazza Duomo a Milano, partendo dagli anni del seminario fino al momento della morte. Gli otto brevi capitoletti, arricchiti da fotografie storiche, ripercorrono in sintesi la vita straordinaria di un giovane prete, impegnato a educare i suoi ragazzi in oratorio e poi all’Istituto Gonzaga di Milano. Allo scoppiare della seconda guerra mondiale la sua passione educativa lo spinge fino al fronte, dove decide di seguire i “suoi” giovani che partono per combattere in difesa della patria. «Don Carlo vide e consolò il dolore dei grandi, dei soldati, degli alpini», scrive mons. Apeciti. Ma rientrato dalla guerra, il cappellano militare compie una scelta di carità dedicandosi «agli orfani dei caduti e a sanare i dolori di questa immane tragedia».
Don Gnocchi dedica così gli ultimi dieci anni della sua vita alle piccole vittime del conflitto mondiale. Morì il 28 febbraio 1956 al tramonto e ai funerali in Duomo l’Arcivescovo mons. Montini disse: «Eroi eravate tutti; ma lui, per giunta, era un santo».
Il volumetto si chiude con due pagine a fumetti, tratte da un supplemento al “Giornalino” sulla vita di don Carlo, e la testimonianza di Senad Saracevic, un giovane di 27 anni di origine bosniaca, curato in Italia dopo essere stato colpito da una granata che gli ha leso la colonna spinale. Oggi vive in una comunità per disabili della Fondazione Don Gnocchi. Senad ha potuto studiare e ora lavora occupandosi di computer e tecnologie, grazie alle «persone meravigliose» incontrare al Centro di Milano, «che con il loro affetto e il loro sostegno mi hanno dato la forza per superare gli ostacoli di ogni giorno».