Card. Dionigi TETTAMANZI, 2006
«Ciò che don Carlo è stato, ciò che lui ha fatto è certamente suo, suo in modo singolare ed unico (…). Ma lo spirito con cui lo ha fatto, il cuore con cui ha operato, lo stile e la qualità umana ed evangelica delle relazioni che ha avuto, l’attenzione e la simpatia al mondo che lo hanno ispirato: tutto questo non cambia; (…) attraversa il tempo e lo spazio e li riempie. Cambiano i tempi, ma rimane l’amore operoso che ci è chiesto e che don Carlo ha vissuto nel segno di una dedizione costante, generosa e gioiosa. Cambiano i luoghi, ma rimangono l’entusiasmo e il coraggio (…). Cambiano i modi, ma rimane la disponibilità con cui ha agito e che ci ha insegnato. Guardiamo in avanti senza paura, come don Carlo, che ripeteva: "L’amore è la forza più benefica del mondo, poiché Dio stesso è amore". Sono parole di grande attualità e di significato molto concreto (…) in un mondo in cui al nome di Dio viene a volte collegata la vendetta o perfino il dovere dell’odio e della violenza».