Uno è in città, l’altro a Brugherio: unica la Commissione decanale che valuterà le domande da inviare in Curia
di Fabrizio ANNARO
Il Decanato di Monza ha istituito due organismi per la gestione del fondo: il Distretto del Fondo e la Commissione decanale.
Nel Distretto, attraverso colloqui, vengono compilate le schede di rilevazione dei dati: un servizio di secondo livello a cui si accede su appuntamento. Per il Decanato i distretti sono due, uno a Monza e l’altro a Brugherio.
A Brugherio da ieri è attiva presso le Acli una segreteria telefonica (n. 039.5963961), alla quale è possibile lasciare un messaggio indicando nome, cognome e numero telefonico. Con la dovuta discrezione, gli operatori Caritas o Acli provvederanno a ricontattare la persona ed eventualmente a fissare un appuntamento. Se dai colloqui verrà accertato che la persona ha i requisiti per ottenere il contributo, allora si procederà alla compilazione di una domanda da inviare alla Commissione decanale.
Il Distretto di Monza, invece, ha competenza su Monza e Villasanta. Anche qui si accede per appuntamento, previa segnalazione da parte dei Centri d’ascolto Caritas, della San Vincenzo, dei parroci o dei sacerdoti, nonché delle comunità parrocchiali o di altri enti. A differenza di Brugherio, quindi, le persone interessate dovranno prima prendere contatto con i centri sopra indicati. La sede del distretto è presso la Caritas decanale (via Zucchi 22, Monza). Il distretto di Monza è composto da sette operatori in rappresentanza di Caritas, Acli e San Vincenzo, che si alternano nei colloqui con le persone richiedenti.
Sia a Brugherio, sia a Monza gli operatori del distretto compilano la domanda, ma non danno una valutazione rispetto alla possibilità effettiva di ricevere il contributo: questo è compito della Commissione decanale, composta da un rappresentante della Caritas, dall’Arciprete monsignor Silvano Provasi (che ha delegato don Augusto Panzeri), da un membro della San Vincenzo e da un rappresentante delle Acli. La Commissione ha il compito di raccogliere le domande che provengono dai due distretti e di valutarle tramite un punteggio numerico e, nel caso questo fosse positivo, di inviarle all’organismo della Curia predisposto al controllo e all’erogazione del contributo. Sarà poi la parrocchia di residenza del richiedente a erogare effettivamente il contributo.