Milano, 8 settembre 1990

Carlo Maria Martini

Si passa con questa lettera alla seconda azione tipica della Chiesa: il comunicare. Il Cardinale propone una sorta di teologia della comunicazione a partire dall’autocomunicazione di Dio all’uomo. La comunicazione dell’uomo, piena di difficolt�, non pu� che ispirarsi alla comunicazione di Dio quale viene espressa dal mistero della Trinit�. L’Arcivescovo propone anche alcuni itinerari significativi di comunicazione, dal silenzio contemplativo alla liturgia, dalla Parola alla carit�. L’invito che ne deriva alla Diocesi � quello a verificare tutte le occasioni e le forme di comunicazione per purificarle alla luce della comunicazione propria di Dio. Oggetto di particolare attenzione sono le forme di comunicazione non verbale della fede, il canto e la musica, la comunicazione simbolica e il linguaggio proprio della Chiesa.

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