Un ospite davvero speciale all'Area Metropolis l'11 maggio. Matteo Gamerro, un ragazzo piemontese che da vent'anni lotta contro una malattiache gli sta progressivamente devastando il corpo ma che non è riuscita a sconfiggere il suo spirito
“Si può fare”: facile a dirsi, non sempre a farsi. Può sembrare un gioco di parole, ma nel caso della storia di Matteo in gioco non ci sono tanto le parole quanto i fatti. Il primo fatto è la malattia, il secondo è la lotta più che ventennale contro di essa, il terzo è il coinvolgimento di tante persone in una gara di solidarietà.
Di Matteo Gamerro e della sua vicenda parla il film documentario “Si può fare”, che verrà proposto a Paderno Dugnano, presso l’Area Metropolis 2.0 in via Oslavia 8, giovedì 11 maggio alle ore 21, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti. La serata si presenta particolarmente significativa, in quanto sarà presente lo stesso Matteo.
Gamerro, piemontese quarantaduenne, dai 19 anni soffre di sclerosi multipla; come tante altre persone con una patologia analoga, ha visto la propria vita sconvolta ed ha dovuto affrontare difficoltà che prima non avrebbe immaginato, trovando peraltro l’aiuto di molti.
L’opera cinematografica, diretta da Thomas Torelli, intende raccontare la storia di un ragazzo che è stato in grado di trasformare la sua malattia in energia positiva, dimostrando che nella vita, nonostante tutto, “si può fare”. La sua storia è già stata ripresa da mezzi di informazione a livello nazionale e non solo, fra cui L’Osservatore romano, ed è entrata a far parte della iniziativa del “Cammino di San Michele”, curata dall’ex giornalista Rai Sandro Vannucci, notissimo volto nella seconda metà degli anni Novanta come conduttore di “Linea Verde”.
L’iniziativa dell’11 maggio è a cura della POSL – “Polisportiva Oratorio San Luigi”, Associazione Sportiva Dilettantistica di Paderno Dugnano – è inserita nel programma della POSL CUP ’23 e della Festa patronale della Parrocchia Santi Nazaro e Celso in Dugnano e ha inoltre ottenuto il patrocinio del Comune. Nell’ambito della propria attività sportiva e educativa, ovvero educativa attraverso lo sport, la POSL ha voluto porre in evidenza, accanto alle numerosissime occasioni agonistiche per bambini, ragazzi e adulti, la necessità di un messaggio educativo, che comprenda fra gli altri l’aspetto di una reale integrazione delle persone con forme di disabilità o difficoltà fisiche o psichiche.