Per il ciclo «Lunedì insieme» la moglie del Commissario Calabresi racconta il suo doloroso percorso di vita a 50 anni dall'uccisione marito, in un incontro organizzato dalla parrocchia Gesù Buon Pastore
Lunedì 22 maggio alle 20,45 presso il Teatro della Parrocchia di Gesù Buon Pastore a Milano, nuovo appuntamento con i «Lunedì insieme».
A 50 anni della scomparsa del Commissario Luigi Calabresi barbaramente ucciso dinanzi alla sua abitazione per mano di un commando di due uomini, la moglie Gemma Capra ha
deciso di raccontarsi nel libro “La Crepa e la Luce” (ed. Mondadori): un doloroso ma necessario percorso di vita che, partendo dall’umano desiderio di vendetta di una ragazza
rimasta vedova a 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l’ha condotta, non senza fatica, a crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e
all’abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono. Un percorso che ha segnato la sua esistenza per sempre, fino ad oggi.
Gemma Capra, torinese di nascita e milanese di adozione, ha sposato nel 1969 il commissario Luigi Calabresi.
Dopo l’omicidio del marito, 17 maggio 1972, si è dedicata all’insegnamento della religione presso l’istituto Pietro Micca di Milano.
Ha quattro figli: Mario, Paolo, Luigi e Uber (quest’ultimo avuto con il secondo marito, l’artista Tonino Milite).
Attualmente è ospite presso eventi e istituzioni per portare la sua testimonianza di pace e di perdono
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L’incontro è stato organizzato dal comitato de I Lunedi Insieme
Per informazioni e contatti:
lunediinsieme@gmail.com