In occasione della Festa del Papà un incontro per promuovere la lettura padri-figli promosso da istituto Beata Vergine Addolorata e Centro per la Salute del bambino

papà figli

«Papà mi leggi?»: quante volte abbiamo fatto o abbiamo sentito fare questa domanda? Un tempo forse era più frequente, ma oggi è ancor più importante sollecitarla. Perché è una domanda che contiene una richiesta di tempo dedicato, di attenzione esclusiva, di intimità da condividere. Ed è una domanda che spesso fa fatica ad essere soddisfatta per mancanza di tempo, per il timore di non esserne capaci, perché le madri sono identificate come le principali caregiver e quindi è a loro che viene delegato questo compito.

In realtà vi sono crescenti evidenze dell’effetto positivo che la lettura da parte dei padri ha sulle capacità linguistiche, cognitive e relazionali dei figli: per questo l’Istituto Beata Vergine Addolorata (IBVA) e il Centro per la Salute del Bambino (sede di Milano), assieme al Cerchio degli Uomini e alla Fondazione Pasquinelli, con la collaborazione dell’Associazione Culturale Un Libro in Movimento e del Sistema Bibliotecario Milanese e il contributo di Fondazione Cariplo, promuovono il progetto “Papà, mi leggi?” con l’obiettivo di aumentare in modo significativo la pratica della lettura condivisa con i propri figli e figlie da parte dei padri nei Municipi I e V della Città di Milano.

Il target riguarda bambini e bambine da 0 a 6 anni, perché è in questo periodo che vanno ricercati i motivi del fatto che le femmine tra gli 11 e i 19 anni e poi anche da adulte leggono più dei maschi, motivi che dipendono da chi legge (padri e/o madri) a chi (ai figli maschi e/o le figlie femmine) e a quale età. Del resto i bambini apprendono per imitazione del comportamento adulto, per cui non sorprende che vi sia una correlazione tra le abitudini di lettura di bambini e bambine e il comportamento nella lettura (ai figli e per conto proprio) della madre e del padre.
Ma prima di tutto la lettura dialogica con i piccoli arricchisce la relazione padre/figlio/a e mette in gioco le emozioni di entrambi: «Finora abbiamo cercato di diffondere la buona pratica della lettura in famiglia coinvolgendo più spesso le mamme, che si incontrano più facilmente nei primi anni di vita dei bambini» dichiara Giovanna Malgaroli, coordinatrice del progetto “Papà, mi leggi?” e componente della Segreteria Nazionale Nati per Leggere. «Ora abbiamo accolto la sfida di coinvolgere soprattutto i papà, convinti che i libri e la lettura possono accorciare le distanze tra i padri e le loro bambine e bambini, creando uno spazio, fisico e mentale, nel quale stare bene insieme.»

Un’occasione concreta per sperimentare tutto ciò, realizzata dal Centro per la Salute del Bambino e in collaborazione con la Biblioteca Chiesa Rossa, avrà luogo sabato 19 marzo, festa del papà: tante storie con i volontari e le volontarie aspettano padri e figli presso il Villaggio per Crescere di Milano (in via Palmieri 26) a partire dalle 10.30. Ci sarà ovviamente da leggere, ma anche da colorare e da scrivere, e tutti riceveranno un ricordo da portare a casa.

Info e prenotazioni a milano@villaggiopercrescere.it

Fondazione Cariplo sostiene progetti di utilità sociale legati ad arte e cultura, ambiente, servizi alla persona e ricerca scientifica in Lombardia, Novara e VCO. Dal 1991 promuove la vita delle comunità, sostenendo i soggetti non profit che operano sul territorio e che sono più vicini ai bisogni delle persone. Le distanze all’interno delle nostre comunità stanno aumentando, rendendole più frammentate e fragili. Oggi più che mai invece c’è bisogno di accorciare queste distanze per avere comunità forti e inclusive, per sostenere la vita delle persone e per avere istituzioni robuste, in grado di contemperare le diverse esigenze e orientare le risorse e le scelte verso un futuro migliore per tutti e in cui tutti possano riconoscersi. In questi 30 anni di vita Fondazione Cariplo ha reso possibile la realizzazione di 35.600 progetti donando al territorio oltre 3.6 miliardi di euro.

 

Ti potrebbero interessare anche: