Il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale di Milano chiude il primo ciclo di incontri dedicati a approfondire il rapporto tra architettura e liturgia sull’esempio di tre chiese milanesi

Sacrestia di S. Maria dei miracoli presso S. Celso

A Milano il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale prosegue il percorso culturale alla scoperta dello stretto rapporto tra liturgia e architettura, rito e spazio. C’è un luogo dove architettura e liturgia si incontrano e dialogano da molti secoli: le chiese. Poste in un contesto territoriale preciso, le chiese consentono infatti di sperimentare attraverso la liturgia l’essere Chiesa della comunità.

In che modo l’architettura di una chiesa e la liturgia si influenzano a vicenda? Le indicazioni magisteriali si incarnano in pietra, arte, spazi? Vengono tradotte o attenuate? Come viviamo oggi questa dinamica nelle celebrazioni liturgiche? E come questi luoghi si inseriscono nel tessuto delle nostre città?

A questi interrogativi vuole rispondere il ciclo di incontri “Chiese vive. Letture e vissuti dei luoghi liturgici” promosso dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC), che prosegue il 21 maggio con la il Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso in Corso Italia 37.

Il programma prevede alle ore 15.30 un momento di approfondimento con l’architetto Carlo Capponi, la prof. ssa Maria Antonietta Crippa, emerita di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano e direttrice scientifica dell’Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda, e Girolamo Pugliesi, insegnante e liturgista. Alle ore 16.30 seguiranno i Primi vespri vigiliari presieduti da don Luigi Galli.

 

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