Riflessione dopo l'8 maggio |
15 Maggio 2014
«Ha come un istinto per la verità, una specie di irresistibile inclinazione al buon senso e alla misericordia - scrive il Vicario generale -. Perciò, con tutti i suoi difetti, può vincere lo scoramento, far fronte senza far rumore, risuscitare alla fierezza e consumarsi in una dedizione»