�Assunzione della Beata Vergine Maria - Solennità
L’origine di questa festa è molto antica. In seguito al concilio di Efeso del 431, si celebrava già al 15 agosto una festa di Maria Theotókos. Ma la festa della Dormizione di Maria fu imposta alla fine del VI secolo dall’imperatore Maurizio a tutto l’impero bizantino. In occidente giunse qualche decennio più tardi e solo nell’VIII secolo ricevette il titolo nel sacramentario gregoriano di Assunzione della beata Vergine Maria e fu solennizzata da una processione notturna da S. Adriano al Foro a S. Maria Maggiore. Racconti apocrifi raccontano la morte di Maria circondata dagli apostoli e anche la sua successiva apparizione ad essi mentre stavano celebrando la Cena del Signore. La tradizione ininterrotta della Chiesa, testimoniata in occidente da Gregorio di Tours (594), è confortata dal fatto che mai nessuna vera reliquia del corpo di Maria è stata onorata nell’antichità. Attorno al Mille sorsero molte chiese, soprattutto monastiche, dedicate alla Vergine glorificata anche nel corpo e oggetto di profonda pietà da parte del popolo cristiano. La riflessione teologica ha letto l’esito finale della vita di Maria alla luce della vittoria di Cristo sulla morte, indicando in lei la primizia dell’umanità redenta, l’icona del destino di gloria che attende ogni creatura. Nella solennità dell’Assunta si celebra infatti la speranza nella risurrezione finale di ogni carne, profeticamente anticipata nella vicenda terrena della Madre del Signore. Il 1° novembre 1950 la Chiesa cattolica, per bocca del papa Pio XII, autenticava il sensus fidelium con la definizione dogmatica dell’assunzione in corpo e anima di Maria in cielo. Nell’enciclica Munificentissimus Deus leggiamo testualmente che: “non c’è stata alcuna corruzione nel corpo estinto della Vergine Maria” e che “il trionfo riportato dalla sua morte e la sua celeste glorificazione sono la suprema corona dei suoi privilegi, sull’esempio del suo Figlio”.