Beato Luigi Talamoni
Sacerdote ambrosiano, Luigi Talamoni nacque a Monza il 3 ottobre del 1848 e morì a Milano il 31 gennaio del 1926. Fu professore nel seminario liceale della sua città natale e svolse un intenso ministero pastorale e una benefica attività sociale. A lui si deve, insieme alla vedova Maria Biffi Levati, la fondazione di una Congregazione femminile, le Misericordine di San Gerardo, impegnata nell’assistenza ai malati più poveri. Si ricorda anche il beato Columba Marmion, abate, nato a Dublino il 1° aprile, giovedì santo del 1858 da padre irlandese e da madre di origine francese, entrambi ferventi cristiani. Educato in collegi diretti dagli agostiniani e dai gesuiti, entrò a 17 anni nel seminario diocesano e completò gli studi di teologia a Roma, nel Pontificio Collegio Irlandese, presso la chiesa di sant’Agata dei Goti, dove fu ordinato sacerdote il 16 giugno 1881. Dopo cinque anni di ministero in patria, come viceparroco e insegnante in seminario, poté realizzare il suo sogno di diventare monaco entrando nell’abbazia benedettina di Maredsous (Belgio), da poco fondata, poiché in Irlanda non esistevano più monasteri benedettini. Ricevette il nome monastico di Columba. Nel 1889 fu scelto come priore per la nuova fondazione di Mont-César (Lovanio), dove fu apprezzato come professore di teologia dei giovani monaci, e come direttore spirituale degli universitari. Nel 1909 fu eletto abate di Maredsous, il terzo nella storia del monastero. Da quel momento tutta la sua azione fu caratterizzata dall’esercizio della paternità all’interno del monastero e dal magistero spirituale che, mediante corsi d’esercizi a religiosi, sacerdoti, monache, laici, ma soprattutto attraverso la pubblicazione dei suoi scritti, raggiunse ben presto tutta la Chiesa. La dottrina spirituale di dom Marmion, contenuta specialmente nei suoi tre celebri volumi: Cristo vita dell’anima, Cristo ideale del monaco, Cristo nei suoi misteri, altro non è che il cristocentrismo teologico e mistico di san Paolo, riproposto in forma esistenziale. Dopo la sua morte, avvenuta a Maredsous il 30 gennaio 1923, da più parti fu sollecitata l’istruzione del processo di beatificazione, che è giunto a conclusione il 3 settembre 2000, quando Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato. Le Chiese ortodosse ricordano in questa data Dionigi l’Areopagita, autore del Corpus Areopagiticum (Gerarchia ecclesiastica, Gerarchia celeste, Nomi divini), che tanto influsso ebbe nella tradizione mistica d’Oriente e d’Occidente.