San Gerardo, vescovo

Secondo la ‘Vita’ scritta da Manfredo, suo successore sulla cattedra episcopale di Potenza, Gerardo nacque a Piacenza e venne eletto vescovo della città lucana nel 1099. Il suo biografo ne ottenne la canonizzazione viva voce, cioè senza processo e documentazione scritta, dal papa Callisto II (1119-1124). L’unico documento sul santo che ci è pervenuto è una Bolla, emessa a Catanzaro il 28 dicembre 1121, firmata “Gerardus Potentiae espiscopus”. Gerardo è un santo a cui la ‘Vita’ attribuisce molte virtù e una prolungata attività taumaturgica. Il suo culto a Potenza è accertato dalla metà del XIII secolo, in quanto il 12 maggio 1250 il vescovo Oberto fece trasferire le reliquie del santo in un luogo più degno della cattedrale.

La Chiesa copta ricorda oggi Giovanni Colobos, padre del deserto, nato a Bahnasa circa il 339, e morto a Scete verso il 375. La sua grande figura spirituale emerge dai “Detti” (apoftegmata) che ci ha lasciato.

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