Sant'Alfonso Rodriguez
Annoverato tra i grandi mistici della Spagna del XVI secolo, Alfonso Rodriguez nacque a Segovia il 25 luglio 1533. Dopo la morte della moglie e dei figli si presentò al noviziato dei Gesuiti di Valenza, e fu accolto come fratello coadiutore nel 1571. Sei mesi dopo fu inviato al Collegio di Monte Sion a Palma di Majorca, dove rimase fino alla morte, quasi sempre nel servizio della portineria, che svolse con grande carità e amabilità. Per le sue visioni e i suoi miracoli fu tenuto, ancora vivente, in fama di santo. Fu suo discepolo san Pietro Claver, che ebbe da Alfonso non solo consigli spirituali, ma l’impulso originario per la sua entusiasta vocazione missionaria. Alfonso nutrì una tenerissima devozione alla Vergine, di cui difese vigorosamente la prerogativa di “immacolata”. Morì il 30 ottobre 1617, e ai suoi funerali assistettero il viceré di Spagna, il vescovo e tanti poveri e ammalati da lui sanati con interventi miracolosi. Il processo della sua beatificazione, chiuso a Majorca nel 1628, si concluse a Roma il 12 giugno 1825.