Pr 31,10-13.19-20.30-31; Sal 14; Lc 10,38-42 “Non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. (Lc 10,40) Maria seduta, ascolta. Marta, in piedi e “presa”, accusa di disattenzione il Maestro e gli ingiunge di aggiustare la situazione. Gesù ama molto queste due sorelle, e il suo rimprovero è dolce, tenero e soprattutto illuminante. A Marta viene chiesto di lasciarsi servire, prima ancora di essere lei stessa a servire. E’ sollecitata ad alzare lo sguardo verso ciò che Dio, in Gesù, fa per lei, invece che farsi ipnotizzare da quello che lei presume di fare per Dio! Maria si è scelta la parte migliore, senza per questo averla sottratta, né resa inaccessibile ad altri. C’è molto posto ai piedi di Gesù. Anche noi, con Marta, siamo invitati a sederci. Oggi Gesù ci farà sentire il sapore e la dolcezza della sua Parola, l’unico necessario. Preghiamo Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse, più del miele per la mia bocca. (dal Salmo 118) [La Parola ogni giorno – Comunione inseparabile con il Signore. Luogo del nostro riposo – Settimane dopo Pentecoste 2010 – Centro Ambrosiano]

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