Ct 3,1-4 opp. 2Cor 5, 14-17; Sal 62; Gv 20,1.11-18 Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto. (Gv 20,18) Ricca di elementi simbolici ma realissimi la Parola con la quale celebriamo la festa di santa Maria Maddalena, l’apostola degli apostoli! E’ una Parola pasquale, segnata dalla dinamica del passaggio che investe tutta la realtà: passaggio dal buio della notte avanzata alla luce del giorno dopo il sabato, dal vedere dei segni (il sepolcro vuoto, due angeli, il giardiniere) al vedere il Signore, dal pianto alla gioia, dal trattenere il Signore all’annunziarlo risorto, dalla solitudine alla fraternità. Passaggi richiesti dalla risurrezione di Gesù, che non è un ritornare alla vita di prima, ma il passare da questo mondo al Padre. Passaggi come tappe dell’itinerario che Maria ha compiuto per divenire credente, nel quale la memoria della voce di Gesù che pronuncia il suo nome la converte e le apre gli occhi a riconoscere il suo Signore. Passaggi chiesti anche a noi che, pur non a-vendo visto, siamo chiamati ad essere con lei testimoni del Risorto. Preghiamo Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre. Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli e canterò inni di gioia al tuo nome. (dal Salmo 17) [La Parola ogni giorno – Comunione inseparabile con il Signore. Luogo del nostro riposo – Settimane dopo Pentecoste 2010 – Centro Ambrosiano]

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