Es 12,43-51; Sal 77; Lc 5,1-6 "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". (Lc 5) Ascolto della parola di Dio e obbedienza ad essa. Sembra il tema di fondo delle letture odierne; infatti, il popolo israelita è fatto uscire dalla terra d’Egitto dopo che ha accolto le leggi della Pasqua quali ‘condizioni’ poste da Dio per la nuova alleanza, e i discepoli ripartono per la pesca dopo una giornata infruttuosa, rispondendo alla sollecitazione di Gesù di gettare di nuovo le reti. Quando sembra che non ci sia più nulla da fare, e che ogni tentativo umano sia inutile, è allora che Dio può trasformare un insuccesso in una risorsa verso un risultato positivo e di gran lunga migliore di quello precedentemente sperato. Anche nelle peggiori circostanze, Dio non si allontana da noi, ma per intervenire attende che ci sia la disponibilità a fidarsi di lui: così hanno fatto gli israeliti e così Simone accetta e aderisce all’invito del Signore. Preghiamo col Salmo Cose meravigliose aveva fatto davanti ai loro padri nel paese d’Egitto, nella regione di Tanis. Divise il mare e li fece passare, e fermò le acque come un argine. Fece partire come pecore il suo popolo e li condusse come greggi nel deserto.

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