DOMENICA – III giorno dell’ottava di Natale S. Giovanni, apostolo ed evangelista 1Gv 1, 1-10; Sal 96 (97); Rm 10, 8c-15; Gv 21, 19c-24 «Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo». (1 Gv 1, 3) Oggi la liturgia nell’Ottava del Natale festeggia l’apostolo San Giovanni evangelista, colui che si è definito “testimone” la cui testimonianza è vera. Egli ha visto, ha udito, ha toccato, ha fatto esperienza di quel Dio che si è fatto veramente uomo, contro ogni illusione e al di là di ogni possibile immaginazione. Siamo dunque in compagnia di un testimone eccellente, di cui si disse allora che non sarebbe morto… ma in che senso? Nel Vangelo e nelle sue lettere Giovanni a distanza di due millenni ci continua a narrare la forza straordinaria della rivelazione di Dio, e in questo suo essere testimone è veramente immortale. Ciascuno di noi può essere coinvolto in questo affascinante compito di testimoniare la verità del Vangelo attraverso le infinite forme dell’amore: quello filiale, quello genitoriale, quello per il prossimo, quello estremo per il nemico, forme che divengono espressione di una comunione vissuta con Dio e segno concreto di un amore che abita per sempre la nostra storia. Preghiamo Una luce è spuntata per il giusto una gioia per i retti di cuore. Gioite, giusti, nel Signore, della sua santità celebrate il ricordo. (dal Sal 97) Impegno Settimanale A partire dalla mia condizione di vita cerco di comprendere in quali contesti, in quali relazioni sono proprio chiamato io a essere testimone, segno della luce del Natale.

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