Dt 6,4a;18,9-22; Sal 105(106); Rm 3,21-26; Gv 8,31-59 Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: ”Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Prima che Abramo fosse, Io Sono". (Gv.8,31-32.39b.58b) Abramo, il patriarca, con la sua fede nel Dio vero ha dato origine al popolo dell’alleanza, quello ebraico. Anche noi cristiani però lo riconosciamo come padre. E’ san Paolo che nella Lettera ai Romani, lo dichiara padre anche dei non circoncisi che credono come ha fatto lui. Al Dio che gli chiedeva di lasciare la sua terra, ha obbedito senza esitare. Ha continuato a credere anche quando la promessa di un figlio tardava e quando l’ha avuto è stato disposto ad offrirlo in olocausto al Dio che glielo chiedeva. Ha sempre ascoltato la Parola di Dio con l’obbedienza della fede. Gesù, il Figlio di Dio, venuto in mezzo ai figli di Abramo non ha trovato la medesima fede, perciò li rimprovera di non compiere le opere del padre loro. Questa fede che ascolta e mette in pratica la Parola, il Signore la chiede anche a noi, sua stirpe, resi liberi figli di Dio dal suo sangue versato sulla croce. Preghiamo Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato. Benedetto sei tu, Signore; mostrami il tuo volere. dal Salmo 118(119) Impegno settimanale Mi preoccupo di conformare il più possibile le mie parole quotidiane alla parola di Dio che mi viene proposta.

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