Giorno aneucaristico La lavanda dei piedi non è solo segno di umiltà ma anche indice di vera pietà e ha una grande forza nel congiungere gli animi con un mutuo amore. Proprio per questo il nostro Salvatore, vedendo imminente la sua passione, lavò i piedi di tutti i suoi discepoli: nel momento di accomiatarsi da loro lasciò una sublime testimonianza e un degno esempio da imitare. Giuda stava per tradirlo, presentava i suoi piedi da lavare e desiderava di godere di tutti i privilegi con tutti i condiscepoli. Ma nessun senso di umanità, nessun beneficio ricevuto, poterono ritrarlo dal tradire il sangue innocente. La perversità del traditore è da detestare e suscita sgomento. Ma ancora più stupefacente ci appare la benevolenza del Signore: egli vedeva e sapeva l’ostinazione del traditore; tuttavia non smetteva di essere benevolo con lui e tentava di raddolcire il suo cuore indurito con ogni genere di benefici. Ci ha lasciato un esempio per il quale noi dobbiamo chiedere non sciagure per i nostri nemici, ma la conversione: dobbiamo tentare di guadagnarli non di perderli. (San Carlo Borromeo, Omelia) Preghiamo Padre, che ci chiami per la porta stretta della croce al banchetto pasquale della vita nuova, concedici la forza del tuo Spirito perché unendoci al sacrificio del tuo Figlio, gustiamo il frutto della vera libertà. (dalla Liturgia) [da: La Parola ogni giorno – NASCERE DA ACQUA E SPIRITO – Santità battesimale – Quaresima 2011 – Centro Ambrosiano]