Gen 21,22-34; Sal 118(119),73-80; Pr 10,18-21; Mt 6,19-24 «Chi diffonde calunnie è uno stolto. Nel molto parlare non manca la colpa, chi frena le labbra è saggio. Argento pregiato è la lingua del giusto, il cuore degli empi vale ben poco. Le labbra del giusto nutrono molti, gli stolti invece muoiono per la loro stoltezza». (Pr 10,18b-21) Un piccolo brano, ma un gran consiglio: fate attenzione alle vostre parole. La lingua può essere usata per il bene, ma anche per il male. Può lodare e benedire Dio e calunniare e maledire il fratello. Può esortare a comportamenti buoni o spingere a scelte cattive. Può portare pace e serenità o diffondere discordie e malumori. Sta a noi guidarla. Una regola tuttavia è sempre valida: parlare poco, solo quando è necessario e sempre al sevizio della carità e della saggezza. Con la lingua possiamo accumulare tesori per il cielo come c’invita a fare Gesù nel Vangelo: questo è alla portata di tutti. In una giornata quante occasioni abbiamo per parlare bene degli altri e di tutto… e se proprio non si può fare, allora stiamo in silenzio. Preghiamo O Padre fa’ che nell’armonia interiore creata dallo Spirito, diventiamo operatori di pace e testimoni del tuo amore. (dalla Liturgia) [da: La Parola ogni giorno – NASCERE DA ACQUA E SPIRITO – Santità battesimale – Quaresima 2011 – Centro Ambrosiano]

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