Lunedi, 27 Dicembre 2010 III giorno dell’ottava di Natale – S. Giovanni, apostolo ed evangelista 1Gv 1,1-10; Sal 96 (97); Rm 10,8c-15; Gv 21,19c-24 «Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera». (Gv 21,24) Questi giorni di festa sono caratterizzati da testimoni che sanno amare Gesù, lo sanno seguire per essere con lui e come lui. La testimonianza della verità è passata da Gesù al discepolo amato e da questo alla comunità che la testimonia a noi, perché noi la possiamo testimoniare ad altri. È la verità dell’amore, e tutto il Vangelo è testimonianza di amore tra il Padre e il Figlio, che dona la vita eterna: “a quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12) è quanto abbiamo letto la notte di Natale. Giovanni è chiamato e “non può tacere ciò che ha udito, visto, ciò che ha contemplato, ciò che le sue mani hanno toccato…” (cfr. 1 Gv 1,1) e proprio su le sue parole noi possiamo credere che la sua testimonianza è vera. Chiediamo a Gesù, sapienza del Padre, di aiutarci ad approfondire con assiduità la Parola del Vangelo testimoniata dagli Apostoli, perché la luce della verità accompagni ogni azione quotidiana e i nostri gesti siano segni della consolazione e della vicinanza di un Padre che è buono. Preghiamo Una luce è spuntata per il giusto, una gioia per i retti di cuore. Gioite, giusti, nel Signore, della sua santità celebrate il ricordo. (dal Sal 96) [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro Ambrosiano]