Ger 2,1-2a.23-29; Sal 50 (51); Am 9,11-15; Mt 9,35-38 «Va’e grida agli orecchi di Gerusalemme: così dice il Signore…». (Ger 2,2) Ogni cammino inizia non soltanto con un piccolo passo ma anche con una discreta cartina capace di mostrare difficoltà ma anche punti di osservazione straordinari. O per usare un altro paragone: è necessario rifarsi ad un progetto, ad un piano operativo. San Carlo, contemplando la croce, ha sa-puto spesso ritrovare nuovi stimoli ed idee per portare avanti la sua missione pastorale. Al centro rimane sempre il piano di salvezza e di amore operato da Dio ma che si declina dentro la storia degli uomini del suo tempo, con le angosce e le fatiche di ogni giorno. Si tratta di riscoprire la formidabile concretezza degli uomini spirituali, i quali, lungi dall’essere teorici della fede, sanno calare nella vita la parola meditata. Così possiamo dire nel profondo della vita delle città, grida agli orecchi, con parole nuove ma comprensibili, la volontà del Padre e chiamare altri nostri fratelli a partecipare alla missione della chiesa. Progetto, obiettivo, strumenti a disposizione, precedenze e urgenze sono parole che possono guidare la preghiera di oggi. Preghiamo Del Signore è la terra e quanto contiene, l’universo e i suoi abitanti. È lui che l’ha fondata sui mari, e sui fiumi l’ha stabilita. (dal Sal 24) [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro ambrosiano]