Nm 6,1-21; Sal 98; Lc 6,6-11 Gesù nella sinagoga provoca scribi e farisei sul significato vero della legge del sabato; al suo gesto di carità si alza la collera di coloro che già pensano a come sopprimerlo. (Lc 6) Si ripropone l’interrogativo sulla rigida osservanza della legge e di come interpretarla. Il Signore parla a Mosè e insegna al suo popolo che i voti e le promesse di consacrazione a Dio vanno rispettati e tenuti in gran conto perchè la parola data è importante e Dio non la sottovaluta. Gesù però sfida la legge del sabato richiamando alla necessità primaria di servire la vita, in ogni forma, quando se ne presenta la necessità. Così il povero con la mano paralizzata, non va lasciato attendere l’indomani, va accolto e risanato anche di sabato. Gesù vuol dimostrare che l’intervento di Dio non si misura sugli schemi umani, ma può operare in qualunque circostanza ed è sempre per il massimo bene. Preghiamo col Salmo Esaltate il Signore, nostro Dio, prostratevi davanti alla sua santa montagna, perchè santo è il Signore, nostro Dio.

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