Domenica III dopo Pentecoste Gen 3,1-20; Sal 129; Rm 5,18-21; Mt 1,20b-4b Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: "Dove sei?". Rispose: "Ho udito la tua voce nel giardino; ho avuto paura, perchè sono nudo, e mi sono nascosto". (Gen 3) L’uomo e il suo Creatore sembra siano in continua ricerca l’uno dell’altro. Dio rispetta la libertà umana, anche quando questa porta al peccato, e all’allontanamento dalla legge, ma non cessa di cercare nuovi motivi di incontro e di relazione con l’uomo; mentre questi quando si accorge di aver mancato alla fiducia verso Dio, si nasconde e teme il giudizio che Dio può esprimere su di lui. Ma per Dio ogni situazione porta a nuove opportunità di salvezza e di redenzione. Fino a preparare il grande disegno di grazia e di giustificazione che il Figlio suo porta a compimento per l’alleanza definitiva di Dio con l’umanità. Come dice Paolo ai Romani, l’obbedienza di uno solo ha costituito giusti tutti gli esseri umani e Maria darà alla luce un figlio, Gesù, che salverà il popolo dai suoi peccati. Preghiamo col Salmo dal profondo a te grido, o Signore; signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica.