Sir 44,1.15-18; Sal 111; Mc 1,35-45 Beato l’uomo che teme il Signore. (Sal 111) Nella lettura del libro del Siracide troviamo l’elogio dei nostri padri, di quegli uomini saggi ed onesti di cui i popoli mantengono la memoria, che hanno lasciato un segno nella storia, e furono artefici del disegno di alleanza di Dio con l’umanità: le loro opere giuste non sono dimenticate, la loro discendenza è una preziosa eredità. Beato è dunque chi teme il Signore e a Lui chiede la salvezza, come il lebbroso che Gesù risana lungo la via esaudendo la sua domanda fiduciosa. Gesù si manifesta come l’inviato da Dio a cercare, incontrare e sanare le sofferenze umane, predicando la grande notizia di un Dio che è amore e scacciando il demone del male. Preghiamo col Salmo Beato l’uomo che teme il Signore e nei suoi precetti trova grande gioia. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.

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