Gc 1,9-18; Sal 36; Lc 18,15-17 Beato l’uomo che resiste alla tentazione perchè, dopo averla superata, riceverà la corona della vita che il signore ha promesso a tutti coloro che lo amano. (Gc 1) La tentazione ci porta a cedere alla propria inclinazione al male e non è mai attribuibile a Dai da cui viene invece solo bene, il dono perfetto che è Gesù. Nessuna volontà di metterci in difficoltà viene da Dio, ci spiega l’apostolo Giacomo, perchè Dio non può essere tentato al male, egli infatti ci ha generati per la verità e la pienezza di vita. L’ostacolo alla nostra preghiera e alla risposta divina sta nel peccato che impedisce la comprensione e la fiducia in Dio. Gesù stesso spiega ai discepoli come deve essere l’atteggiamento giusto verso l’opera di Dio e il suo regno: dobbiamo essere come i bambini che si fidano di chi si prende cura di loro, non pongono questioni nè rifiutano quanto viene loro offerto. Essere come bambini per accogliere il regno di Dio non distoglie dall’intelligenza nè dalla responsabilità, ma apre alla fiducia e alla certezza di avere in Dio il padre, l’amico, il salvatore. Preghiamo col Salmo E’ meglio il poco del giusto che la grande abbondanza dei malvagi; le braccia dei malvagi saranno spezzate, ma il Signore è il sostegno dei giusti.

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