Gen.12,1-7;Sal.118(119),25-32;Pr.4,10-18;Mt.5,27-30 Attieniti alla disciplina, non lasciarla, custodiscila, perché essa è la tua vita. Non entrare nella strada degli empi e non procedere per la via dei malvagi. La strada dei giusti è come la luce dell’alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio.(Pr.4,13-14.18) Ieri abbiamo meditato sul decalogo, oggi ci è detto di osservare questa legge perché essa è la nostra vita. Di quale vita si tratta? Senz’altro è la vita terrena perché la legge di Dio ci dà norme che regolano comportamenti e rapporti umani; se osservate ci aiutano a vivere bene con noi stessi e col nostro prossimo. Questa vita così ordinata però, non si esaurisce nel volgere di un’esistenza, ma si prolunga nella vita che non avrà mai fine, dove la luce dell’alba sfocerà nello splendore del meriggio e i giusti vivranno nel fulgore della gloria del volto di Dio. Viviamo oggi alla luce della sapienza divina per goderla in pienezza nel regno dei cieli. Anche Gesù nel Vangelo ci esorta ad obbedire con coraggio alla sua legge. Preghiamo Padre santo, infondi la tua grazia nei nostri cuori perché possiamo restare fedeli alla tua Parola di vita eterna. (dalla Liturgia) [da: La Parola ogni giorno – NASCERE DA ACQUA E SPIRITO – Santità battesimale – Quaresima 2011 – Centro Ambrosiano]