Ap 13,11-18; Sal 73; Mt 19,9-12 "Hanno dato alle fiamme il tuo santuario, hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome". (Sal 73) L’immagine dell’Apocalisse è di una grande bestia che sale dalla terra, quindi non è di natura divina, e si camuffa perfino nell’aspetto, sembra un agnello, ma parla come un drago, eppure riesce a sedurre gli uomini con grandi prodigi ed arriva a costringerli ad adorarla. Essi subiscono il fascino del suo potere e si pongono al suo servizio senza porsi domande nè cercare di capire che potere fosse il suo. Tutti indifferentemente accettano di adorarla, eppure essa non opera per il loro bene ma gestisce le loro azioni per il proprio disegno, che è di male. Non tutti capiscono la parola di verità che Gesù ci porta, ma solo coloro cui è concessa, ed è un percorso che non apapre facile e senza fatica. Come il pegno di amore che non può essere infranto e che per esso si possono compiere sacrifici. Preghiamo col Salmo Ricòrdati della comunità che ti sei acquistata nei tempi antichi. Hai riscattato la tribù che è tua proprietà, il monte Sion, dove hai preso dimora. Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne: il nemico ha devastato tutto nel santuario.