Martedi della Settimana Autentica Gb 16,1-20; Sal 118(119),161-169; Tb 11,5-14; Mt 26,1-5 Gesù disse ai suoi discepoli:“Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso”. Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio per catturare Gesù con un inganno e farlo morire. (Mt.26,2-3a.4) Gesù rivela ai suoi che tra due giorni, in coincidenza della Pasqua ebraica, sarà consegnato per essere crocifisso. Matteo non riporta alcuna reazione dei discepoli. Non hanno capito, creduto o che altro? Questa mancanza di reazione sconcerta. Forse lo sgomento ha lasciato muta anche la penna dell’evangelista, oppure vuol fissare la nostra attenzione sulla figura di Gesù che con lucida consapevolezza e padronanza di sé e della situazione, va incontro alla Passione. A questo atteggiamento di Gesù si contrappone quello dei capi dei sacerdoti e degli anziani. Sembra di vederli, devono essere concitati perché nel racconto si percepisce la loro determinazione a concludere in fretta la faccenda, e la fretta è cattiva consigliera. Che beffa poi se sapessero che tramano inganni per catturare uno che invece sa cosa l’aspetta e non fugge, non lo evita, ma lo accetta. E’ Lui il padrone della storia, non loro. Preghiamo Proteggimi, o Dio, dalla congiura degli empi. Affilano la loro lingua come spada, scagliano come frecce parole amare per colpire di nascosto l’innocente. dal Salmo 63(64)

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