Gen 17,1b-8; Sal 118(119)25-32; Pr 5,1-13; Mt 5,27-30 “Avete inteso che fu detto: ‘non commetterai adulterio’. Ma io vi dico:chiunque guarda una donna per desiderala, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te”. (Mt 5,27-29b) Non basta astenersi dal male, ma anche pensarlo e desiderarlo è già peccare. “Beati i puri di cuore”, perché è da lì che partono le nostre azioni, è lì che vengono preparate. Allora per evitare azioni cattive, dobbiamo tenere mondo il cuore, solo così verrà abitato da Dio e dal suo amore. Dobbiamo lottare per arrivare a questa purezza, togliendo gli ostacoli con fermezza e anche con durezza. Disposti a rinunciare alla mano, al piede e all’occhio, perché un cuore purificato vale di più. E’ nella preghiera assidua e costante che il Signore ci darà la luce per vedere ciò che va eliminato dal nostro cuore. Ci darà la forza per staccarci non solo da cose care, ma anche dal nostro io, più pronto ad assecondare i propri desideri, che a cercare Dio e il suo volere. Affrontare il sacrificio e la sofferenza che ci spogliano da noi stessi è una grazia da impetrare nel colloquio orante e adorante col Padre. Preghiamo Crea in me, o Dio, un cuore puro, sostieni in me un animo generoso. Tu vuoi la sincerità del cuore e nell’intimo m’insegni la sapienza. dal Salmo 50(51)

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