Mercoledi, 23 Febbraio 2011 LETTURA Lettura del libro della Sapienza 2, 23 – 3, 11 Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, / lo ha fatto immagine della propria natura. / Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo / e ne fanno esperienza coloro che le appartengono. / Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, / nessun tormento li toccherà. / Agli occhi degli stolti parve che morissero, / la loro fine fu ritenuta una sciagura, / la loro partenza da noi una rovina, / ma essi sono nella pace. / Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, / la loro speranza resta piena d’immortalità. / In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici, / perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé; / li ha saggiati come oro nel crogiuolo / e li ha graditi come l’offerta di un olocausto. / Nel giorno del loro giudizio risplenderanno, / come scintille nella stoppia correranno qua e là. / Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli / e il Signore regnerà per sempre su di loro. / Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità, / i fedeli nell’amore rimarranno presso di lui, / perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti. / Ma gli empi riceveranno una pena conforme ai loro pensieri; / non hanno avuto cura del giusto e si sono allontanati dal Signore. / Infatti è infelice chi disprezza la sapienza e l’educazione. / Vana è la loro speranza e le loro fatiche inutili, / le loro opere sono senza frutto. SALMO Sal 33 (34) ® Chi cerca il Signore non manca di nulla. L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com’è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia. ® Temete il Signore, suoi santi: nulla manca a coloro che lo temono. I leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene. ® Venite, figli, ascoltatemi: vi insegnerò il timore del Signore. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. ® VANGELO Lettura del Vangelo secondo Marco 10, 17-22 In quel tempo. Mentre il Signore Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.