Venerdi, 10 Dicembre 2010 GEREMIA Lettura del profeta Geremia 17, 19-26 In quei giorni. Il Signore mi disse: «Va’ a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme. Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. Così dice il Signore: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall’introdurlo per le porte di Gerusalemme. Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, anzi si intestardirono a non ascoltarmi e a non accogliere la lezione. Se mi ascolterete sul serio – oracolo del Signore –, se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo alcun lavoro, entreranno per le porte di questa città re e prìncipi che sederanno sul trono di Davide, vi passeranno su carri e su cavalli insieme ai loro ufficiali, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre. Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefela, dai monti e dal meridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore». SALMO Sal 14 (15) ® Ci accoglierai, Signore, nella gloria del tuo regno. Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sulla tua santa montagna? Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore. ® Colui che non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. ® Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. ® PROFETI Lettura del profeta Zaccaria 10, 10 – 11, 3 Così dice il Signore Dio: «Li farò ritornare dalla terra d’Egitto, / li raccoglierò dall’Assiria, / per ricondurli nella terra di Gàlaad e del Libano, / e non basterà per loro lo spazio. / Attraverseranno il mare d’Egitto, / percuoteranno le onde del mare, / saranno inariditi i gorghi del Nilo. / Sarà abbattuto l’orgoglio dell’Assiria / e rimosso lo scettro d’Egitto. / Li renderò forti nel Signore / e cammineranno nel suo nome». / Oracolo del Signore. / Apri, Libano, le tue porte, / e il fuoco divori i tuoi cedri. / Urla, cipresso, perché il cedro è caduto, / gli splendidi alberi sono distrutti. / Urlate, querce di Basan, / perché la foresta impenetrabile è abbattuta! / Si ode il lamento dei pastori, / perché la loro gloria è distrutta! / Si ode il ruggito dei leoncelli, / perché è devastata la magnificenza del Giordano! VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 21, 23-27 In quel tempo. Il Signore Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».