Mercoledi, 23 Marzo 2011 GENESI Lettura del libro della Genesi 17, 18-23. 26-27 In quei giorni. Abramo disse a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!». E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici prìncipi egli genererà e di lui farò una grande nazione. Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo». Dio terminò così di parlare con lui e lasciò Abramo, levandosi in alto. Allora Abramo prese Ismaele, suo figlio, e tutti i nati nella sua casa e tutti quelli comprati con il suo denaro, tutti i maschi appartenenti al personale della casa di Abramo, e circoncise la carne del loro prepuzio in quello stesso giorno, come Dio gli aveva detto. In quello stesso giorno furono circoncisi Abramo e Ismaele, suo figlio. E tutti gli uomini della sua casa, quelli nati in casa e quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui. SALMO Sal 118 (119), 41-48 ® Guidami, Signore, sulla via dei tuoi precetti. Venga a me, Signore, il tuo amore, la tua salvezza secondo la tua promessa. A chi mi insulta darò una risposta, perché ho fiducia nella tua parola. ® Non togliere dalla mia bocca la parola vera, perché spero nei tuoi giudizi. Osserverò continuamente la tua legge, in eterno, per sempre. ® Camminerò in un luogo spazioso, perché ho ricercato i tuoi precetti. Davanti ai re parlerò dei tuoi insegnamenti e non dovrò vergognarmi. ® La mia delizia sarà nei tuoi comandi, che io amo. Alzerò le mani verso i tuoi comandi che amo, mediterò i tuoi decreti. ® PROVERBI Lettura del libro dei Proverbi 6, 6-11 Va’ dalla formica, o pigro, / guarda le sue abitudini e diventa saggio. / Essa non ha né capo / né sorvegliante né padrone, / eppure d’estate si procura il vitto, / al tempo della mietitura accumula il cibo. / Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire? / Quando ti scuoterai dal sonno? / Un po’ dormi, un po’ sonnecchi, / un po’ incroci le braccia per riposare, / e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo, / e l’indigenza, come se tu fossi un accattone. VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 5, 38-48 In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».