Nella Sala Federiciana, già sede della più antica biblioteca d'Europa, oggi restaurata, viene esposta l'intera collezione dell'Ilias picta Ambrosiana, con miniature del V secolo d.C., illustranti 58 scene di guerra e di agonismo cantate da Omero nell'Iliade.


Redazione

13/06/2008

All’origine delle Olimpiadi moderne – inaugurate dal barone Pierre de Coubertin il 24 marzo 1896 – sta il fascinoso ricordo delle Olimpiadi classiche, celebrate dal 776 a.C. al 394 d.C. nella suggestiva pianura dell’Elide entro la fastosa cornice di Olimpia.

Le competizioni sportive a partecipazione mondiale, nelle quali si fondono i valori antichi di un’umanità eroico-divina che esalta la vittoria con l’arte e la poesia in un anelito alla tregua militare, si è poi arricchita degli ideali attuali di liberté, fraternità, égalité . In questo modo, gli alti ideali greci della cultura e della educazione o paidéia sono rivissuti ed attualizzati alla luce dell’universale cittadinanza dei singoli e dei popoli.

Uno tra i più splendidi esempi di queste idealità radicate nella tradizione classica, è rappresentato dal codice ambrosiano F 205 inf., contenente 58 scene, miniate su pergamena, di gare e combattimenti che illustrano il capolavoro dell’epica greca, l’Iliade di Omero. Le scene epiche dell’Iliade in questo manoscritto – chiamato con il nome latino di Ilias picta Ambrosiana – risalgono al secolo V d.C., quando oramai il sito di Olimpia era stato progressivamente abbandonato, e si collegano con il raffinato ambiente culturale mediterraneo di una delle capitali più internazionali e cosmopolite del mondo antico, Alessandria d’Egitto. Il codice, poi riutilizzato in Italia meridionale nel Medio Evo, è infine giunto fino a noi grazie alla rinascita degli studi umanistici e al collezionismo di età rinascimentale.

Si tratta di reliquie di altissimo valore artistico e culturale, che permettono di ammirare e comprendere il sentimento agonistico della classicità greca e romana, al quale le Olimpiadi antiche e quelle moderne, nel segno della “sportività”, si ispirano. La loro esposizione al pubblico permette a cittadini e visitatori di Milano, di godere di un’occasione unica ed eccezionale per apprezzare questo capolavoro di rilievo. Ciascuno dei frammenti è illustrato da didascalie in cinese, francese, inglese, italiano e tedesco

Informazioni:
Ingresso mostra Piazza San Sepolcro –
Sala Federiciana Biblioteca Ambrosiana, Milano
Apertura al pubblico da giovedì a domenica
dal 19 giugno – 20 luglio 2008
Biglietto di ingresso € 2,50 (biglietteria in Piazza Pio XI, 2)
Il biglietto di ingresso alla Pinacoteca Ambrosiana
dà diritto alla visita gratuita della mostra
Ilias picta nella medesima giornata

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