A margine dell’azione di raccolta, c’è quella di sensibilizzazione della comunità cristiana sulle conseguenze della crisi e sui doveri di solidarietà e sobrietà. Proponiamo tre specifici testi che possono aiutare il discernimento personale, familiare e comunitario

di Mauro COLOMBO

Il progetto del Fondo famiglia-lavoro, sul quale la Chiesa ambrosiana è attivamente impegnata fin da quando l’Arcivescovo ne ha annunciato ufficialmente il varo (nella messa di mezzanotte del Natale 2008), si sviluppa secondo due direttrici.
Il primo è quello della raccolta di contributi, che a poco più di tre mesi dall’inizio è arrivata alla cifra complessiva (aggiornata alla data odierna) di 3.538.438,59 euro. Dopo il milione di euro inizialmente stanziato dall’Arcivescovo e quello messo a disposizione dalla Fondazione Cariplo, ammonta quindi a più di un milione e mezzo di euro l’importo raccolto dalla donazione di privati, parrocchie, decanati, ordini religiosi e alcune imprese.
L’altro versante è quello della formazione. Non solo in termini di informazione riguardo le modalità di funzionamento del Fondo (al riguardo si sono recentemente svolti incontri specifici destinati ai decani e ai loro collaboratori), ma anche in quelli, più ampi, di sensibilizzazione della comunità cristiana sulle conseguenze della crisi e sul dovere della sobrietà e della solidarietà. Nel suo annuncio iniziale, era stato lo stesso cardinale Tettamanzi ad auspicare che nell’iniziativa del Fondo fosse centrale l’aspetto educativo, con una riflessione generale sulle ricadute locali della crisi in grado di dar vita a una «nuova primavera sociale», ispirata a uno stile di sobrietà e fatta di «gesti concreti di solidarietà».
Per contribuire a centrare questo obiettivo, evidenziamo nel box qui a lato tre testi che servano appunto di supporto all’opera formativa relativa al Fondo famiglia-lavoro. Si tratta di testi che possono aiutare un’azione di discernimento e di verifica a livello personale, familiare e comunitario.

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