Il consigliere del ministro della Salute: proseguire con i tamponi e le misure di sicurezza e protezione, ripensare e rafforzare il Sistema sanitario nazionale
Iraniana, in Italia dal 2002, nel 2017 è stata abbandonata dal marito, tornato nel suo Paese. Durante la pandemia ha perso il lavoro, ma il Centro d’ascolto del suo quartiere l’ha indirizzata al Fondo San Giuseppe, che assicura a lei e al figlio un sostegno per tre mesi
Impiegata nel settore della ristorazione, ha perso il lavoro durante la pandemia e non ha ancora ricevuto il sussidio di disoccupazione, ma è stata aiutata tramite il Fondo San Giuseppe: «Troppa burocrazia allunga i tempi, la Chiesa è vicina alla gente»
Il Vicario episcopale analizza la fase di passaggio dall’emergenza sanitaria a quella economica e commenta i dati del Fondo San Giuseppe: «Abbiamo risposto all’emergenza, ora è tempo di costruire progetti. Nella ripresa Milano fatica più della provincia»
Dei 903 beneficiari del Fondo San Giuseppe il 30% ha già perso il lavoro. Al Sai in un mese 83 senza casa a causa del Covid. In 2500 a fare la spesa agli Empori della solidarietà. Gualzetti: «Pensiamo alla ricostruzione»
Ripresa graduale per sportello legale, sportello per la residenza anagrafica e guardaroba, il centro d’ascolto temporaneamente trasferito in piazza Costantino. L’accesso ai servizi avviene su appuntamento al numero 340.1264360
Monitoraggio sull’impatto sociale del Covid: le principali vittime sono quanti già vivevano una situazione di disagio, ma sono state colpite anche persone che prima non erano in difficoltà e che ora si trovano nella condizione di dover chiedere aiuto
Al numero 0681159111 attivato il “pronto intervento” con 63 consultori e oltre 300 operatori in tutta Italia per accogliere i bisogni dei nuclei provati dalla pandemia. Un aiuto anche per le persone con disabilità
Nel Consiglio diocesano del Movimento una riflessione sull’esperienza della pandemia e uno sguardo alle iniziative future, tra cui una «missione ecologica» ispirata alla «Laudato si’»
Il delicato passaggio dal mondo del gioco a quello della scuola primaria e, per i più grandi, alle medie e al liceo, avvenuto purtroppo nel tempo del Coronavirus, esaminato da un’esperta nell’ambito educativo
Don Antonio Anastasi, da pochi mesi vicario parrocchiale a Calò (frazione di Besana), durante la quarantena ha riscoperto appieno il valore delle relazioni. È nata l'idea di dipingere su una parete bianca della sua nuova casa un albero, in cui le foglie fossero i volti delle persone amiche. Un progetto che ha avuto risvolti inaspettati...