La “Cattedra del dialogo” intende favorire la condivisione dei tesori, che le diverse tradizioni culturali e religiose custodiscono e possono valorizzare attraverso l’incontro e lo scambio quando sanno comunicare il meglio di sé a vantaggio di tutti. Gli incontri "Prossimi e distanti. Musulmani e cristiani a confronto" si svolgeranno a Milano presso l'Auditorium del Centro Culturale San Fedele Via Hoepli 3/b.

di Annamaria BRACCINI

islam

Un tema attualissimo e sul quale occorre continuare – ma forse sarebbe meglio dire, iniziare – a riflettere, oltre i luoghi comuni e le barricate ideologiche. Confrontarsi da cristiani, in modo serio e approfondito, con il mondo musulmano è, infatti, questione ormai ineludibile e che sarà, infatti, al centro della Cattedra del Dialogo 2011. Promossa dal Servizio per l’Ecumenismo e Dialogo dell’Arcidiocesi, in collaborazione alcuni Centri culturali e Fondazioni, l’iniziativa si articolerà in tre lunedì, con altrettanti incontri che si svolgeranno presso l’Auditorium San Fedele a partire dalle 20.45. “Prossimi e distanti. Cristiani e musulmani a confronto”, il titolo di questo ciclo, condotto da Paolo Branca, docente di Lingua araba in Cattolica. «La Cattedra del Dialogo cerca di portare nella città personalità significative dal punto di vista delle diverse esperienza di dialogo e quest’anno ci è sembrato importante parlare del confronto islamo-cristiano», spiega monsignor Gianfranco Bottoni, responsabile dell’Ecumenismo, delineando il senso di questa scelta.

Perché la definizione per cristiani e musulmani di “Prossimi e distanti”?
Il titolo vuole indicare che la prossimità di cui parla il Vangelo riguarda tutti, ma che, nello stesso tempo, esistono anche reali distanze tra cristiani e musulmani. Da qui la necessità di entrare in una logica di dialogo, perché è chi non vuole il confronto che deve dimostrare come fa a essere e a dirsi cristiano. Il colloquio, infatti, è al cuore del mistero trinitario e della storia della salvezza. È il dialogo di Dio con l’umanità, che si riflette, poi, nelle relazioni orizzontali che sono all’interno della storia dell’uomo. È evidente che la questione del dialogo tra islam e cristianità, sia tra le più complesse e delicate – nessuno vuole negarlo -, ma crediamo che, proprio per questo, occorra istituire un rapporto dialogico che sappia fare i conti sia con un’islamofobia diffusa, ma soprattutto rispetto a quell’atteggiamento che, invece, coglie nelle componenti sane e autentiche dell’Islam, un messaggio da rispettare e da valorizzare. Il proposito è quello di ampliare la riflessione comune, tra fedi ed esperienze differenti, anche tra credenti e non credenti, perché le grandi potenzialità che ha in sé il confronto interreligioso, non vadano perdute e diventino occasione feconda per interpretare il presente e vivere meglio nel futuro.

Proprio con un messaggio positivo parte la Cattedra, stasera, nel primo incontro dal titolo “Sul Tevere e sul Nilo”. Quale il significato?
Venticinque anni fa, Giovanni Paolo II si fece promotore e partecipò ad Asissi a quello straordinario evento che fu la Preghiera Mondiale per la Pace. Immediatamente dopo, monsignor Michael Louis Fitzgerald, divenne presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, mentre attualmente è al Cairo quale Nunzio Apostolico. La sua testimonianza ci pare, preziosa, perché monsignor Fitzgerald, che sarà appunto il relatore del primo appuntamento, assomma la conoscenza, ai massimi livelli, del Dialogo promosso ufficialmente dalla Santa Sede, sia l’esperienza di vita e di missione in un luogo particolarmente problematico come è oggi l’Egitto.

Questo ciclo si pone anche in un’ottica didattico-educativa per i giovani?
Ci auguriamo che siano molte le persone che parteciperanno agli incontri, specie i giovani. Colgo qui l’occasione per invitare tutti – l’ingresso è libero, naturalmente – all’Auditorium San Fedele, stasera, come detto, per ascoltare monsignor Fitzgerald. Poi, nei due lunedì successivi si alterneranno una voce musulmana e una cristiana. Lunedì 30 maggio, a confrontarsi, saranno due donne di notevole statura intellettuale e spirituale, come del resto ogni nostro relatore. 

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